Ognuno nella vita fa ciò che vuole. Viviamo in un mondo libero, e fino a prova contraria ogni persona ha la liberta’ di pensare e agire come meglio crede. Fin dalla nascita, del nostro universo, ne vediamo tante di cose, davvero tante. L’essere più curioso di tutto il creato è senza dubbio la razza umana. L’ uomo è la creatura più contraddittorio che Dio – o come lo volete chiamare – abbia potuto concepire. Cosa avrà pensato il nostro creatore quando ci ha messo al mondo? Certamente, la libertà è un enorme potere per una persona, ma da grandi poteri derivano grandi responsabilità (questa farse è presa da un film, ma mi sembrava azzeccata per spiegare più approfonditamente il mio concetto).

L’ uomo è nato libero e può decidere di vivere come vuole, ma in certi casi le nostre scelte personali, condizionano anche il nostro prossimo. Prendiamo la sfera della sessualità e quella della religione, da sempre in conflitto tra loro. Noi possiamo scegliere in quale Dio credere, ma non possiamo scegliere la nostra sessualità. Essere uomo e donna, non vuol dire, necessariamente, essere tutti eterosessuali. Ci sono anche gli omosessuali e per loro le cose sono veramente dure, anche nel 2015. Essere gay nel terzo millennio è ancora un tabù, non solo per la Chiesa, ma anche per la società stessa. Se poi un gay è anche un servo di Cristo, siamo veramente nel campo dell’assurdo. E sì, perche un prete è visto, da sempre, come una persona asessuata, sposato idealmente con Dio. Non c’è spazio per le pulsioni carnali, ancora meno verso persone dello stesso sesso. “Sposare il celibato” (che sostanzialmente è una contraddizione in termini), va contro l’idea della procreazione e degli istinti umani.

Pensiamo veramente che tutti gli uomini di Chiesa seguano ciecamente questo celibato forzato? Non lo possiamo pensare, sarebbe davvero troppo. Roma, la città eterna, con una storia millenaria, racchiude in se’ il diavolo e l’ acqua santa, il bene e il male che si fondono a tal punto, da non sapere più quale sia l’uno e l’ altro. Le tentazioni di Roma sono irresistibili per i tanti peccatori che vi abitano, figuriamoci per i nostri monsignori, cardinali e alti prelati. E’ cosa assai risaputa che in tutte le migliori famiglie, ci siano alcune pecore nere, che vanno controcorrente. Abbiamo sentito più volte i racconti dati in pasto ai media di Fracesca Chaouqui (uno dei due corvi del Vatileaks atto secondo), su Monsignor Valda e le sue notti brave a Roma, con donnine allegre al seguito. Possiamo crederci o meno, ma la testa per fare ipotesi e congetture ce l’ abbiamo tutti e quindi non ci vuole molto per capire come vanno certe cose. Insomma, da questo marasma più totale, possono uscire anche persone disturbate nel profondo che spezzano, letteralmente, le anime di chi dovrebbero, invece, aiutare. Parlo dei preti pedofili che si appropriano dell’ innocenza dei bambini. Qui, siamo oltre la sessualità, l’orientamento sessuale e l’ amore in senso biblico. Questo è un’ amore (se così vogliamo chiamarlo), malato. E’ un affetto spregevole che nasce da un disturbo psichico forte.

Questi personaggi che indossano la tonaca, dovrebbero essere allontanati dalla Chiesa e poi aiutati a superare il loro problema. In questo caso, il comportamento di questi pedofili, condiziona e non poco la vita dei bambini che un giorno cresceranno e e diventeranno (molto probabilmente), degli adulti problematici. Per concludere, nella vita possiamo essere, fare e dire quello che vogliamo, nessuno ci potrà mai togliere questa libertà. Ma dall’ altro canto, certe nostre azioni, certi nostri comportamenti e parole, possono disturbare gli altri in maniera profonda e irrimediabile. La libertà è la cosa più bella del mondo, ma prima di usarla, dobbiamo considerarla come al pari di una medicina, leggendo attentamente ogni singola avvertenza. Solo così riusciremo a diventare gli ispiratori del nostro prossimo e non i loro carnefici.

A cura di Nicola Luccarelli

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui