UNA VOLTA
La Famiglia ERA un’istituzione sociale primaria che SVOLGEVA un ruolo essenziale nello sviluppo dell’individuo e nella trasmissione di valori etici, culturali e sociali. Essa era costituita da persone legate da vincoli di parentela, matrimonio o affettivi, e si IMPEGNAVA nel sostegno reciproco dei suoi membri.
OGGI
La Famiglia, grazie alla politica sinistroide, ai media, agli psicologi, agli psicanalisti, alla magistratura buonista e perbenista, alla scuola in cui grazie a certe leggi tutela gli “studenti” in qualsivoglia reato commettano nella stessa, la mancanza di educazione, il mancato rispetto verso gli insegnanti definiti “Prof” nel migliore dei casi, i telefoni azzurri che consentono ai figli di denunciare i genitori, ragazzi che nelle tante calorosamente sostenute “famiglie aperte e arcobaleno”, si trovano con due, tre padri o madri a volte dello stesso sesso e il tutto giustificato dal “gender” dal “querr” dal “politicamente corretto”, E’ MORTA!
E l’hanno uccisa proprio quei “soloni” del potere che si presentano in TV o scrivono sui social per tutelare i “bravi ragazzi”, quelli manganellati dalla polizia, quelli che uccidono per divertimento, per fare esperienza, per provare un brivido nuovo, per noi, per quanto vedono nei programmi basati sull’incitamento all’odio, su quello che i media propongono, da video giochi che esaltano la morte ecc. ecc. suggerendo l’intervento di psicologi e psichiatri per sostenerli in questa loro “definita” fragilità e fare in modo che gli vengano alleviate pene e condanne, anzi li trasformano in un “simbolo” della nuova società giovanile: la ribellione e la morte come atto di successo personale in un mondo corrotto!
Sono invece assassini e come tali vanno considerati e condannati.
Inoltre la cosa più ridicola è che – dato l’insuccesso del loro voler cambiare i concetti della famiglia – oggi addebitano la responsabilità di molti reati, alla mancata presenza delle Forze dell’ordine a tutela di CHI viene ammazzato. In Italia siamo 65 milioni, quanti “agenti” dovrebbero essere presenti per tutelare il popolo sovrano? Questo è un privilegio dato solo a certe categorie a cui viene data la scorta anche per fatti assai meno importanti rispetto alle denunce deponiate da “normali” cittadini.
E mai una volta, che con un piccolo atto di umiltà, condannino le loro scelte e loro stessi: una poltrona vale più di una vita umana!
A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica