FREDERIK ANDRÉ HENRIK CHRISTIAN "FEDERICO DI DANIMARCA", PRINCIPE EREDITARIO, CON LA PRICINPESSA MARY ELIZABETH DONALDSON

Musei, bar e i ristoranti hanno riaperto in Danimarca dando alla capitale Copenaghen e alle altre città una prova di normalità dopo le restrizioni anti-Covid. Da stasera i tifosi di calcio torneranno sugli spalti per assistere all’ultima partita del campionato di serie A danese.

Il Museo Nazionale ha allestito delle tende per controllare che ogni visitatore indossi la mascherina e sia in possesso di un certificato corona-pass. Il documento, che dovrà essere esibito anche al ristorante, attesta che una persona è risultata negativa al test del coronavirus nelle ultime 72 ore, è stata vaccinata o recentemente guarita dal Covid-19.

Nonostante le riaperture, gli studenti delle scuole secondarie continueranno in parte con la didattica a distanza e molte persone proseguiranno a lavorare da casa. I locali notturni rimangono chiusi, ma la riapertura di cinema, teatri e sale da concerto è prevista per il 6 maggio.

Il governo ha affermato che potrebbero essere necessarie chiusure mirate se la diffusione del virus dovesse accelerare.

Con 5,8 milioni di abitanti, la Danimarca ha visto i nuovi casi di Covid-19 scendere a un livello quattro volte inferiore rispetto a dicembre, quando ha imposto un lockdown parziale. La campagna di vaccinazione danese è stata nel frattempo rallentata dalla decisione di abbandonare il vaccino AstraZeneca, ma tutti gli adulti dovrebbero essere vaccinati completamente entro agosto. Finora, il 9,3% della popolazione ha ricevuto due dosi e il 19,3% ha ricevuto la prima dose.

A cura di Samanta Costantini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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