La stella di Betlemme che secondo tradizione accompagna il Natale da qualche millennio è in parte frutto dell’interpretazione dei testi biblici, eppure esiste una cometa che appare nei cieli proprio nel periodo di Natale.

Scoperta all’inizio del 2021 dall’astronomo dell’Università dell’Arizona Gregory Leonard, la cometa C/2021 A1, meglio nota come Cometa Leonard, viene spesso associata alla stella di Betlemme ed è quella più luminosa.

All’Università dell’Arizona ha sede il progetto Catalina Sky Survey, che si occupa di tracciare tutti gli oggetti near-Farth scandagliando ogni notte la volta celeste. Durante una di queste osservazioni, lo scorso 3 Gennaio, l’astronomo Gregory Leonard ha notato una confusa area di luce in movimento. Guardando meglio, quel bagliore presentava una coda: il mondo ha così conosciuto la cometa C/2021 A1, che ha poi preso il nome del suo scopritore.

“Il fatto di poter vedere la coda è stato notevole” afferma Leonard “considerando che si trovava quasi alla stessa distanza di Giove” dalla Terra.

Comete di questo tipo, dette di lungo periodo, non possono che provenire dalla remota Nube di Oort, una sorta di nursery dell’Universo che non è mai stata neanche avvicinata dalle sonde terrestri, neanche da quelle inviate ben oltre i confini del Sistema Solare.

E non è la prima volta di Leonard: i Neanderthal potrebbero averla vista durante il suo passaggio di 80.000 anni fa. Leonard è poi tornata in prossimità della Terra 40.000 anni dopo, per poi imbarcarsi nuovamente nel suo lunghissimo viaggio verso il Sole. Quello della cometa di Natale è un viaggio che si perde nella notte dei tempi, e non poteva essere altrimenti.

La cometa Leonard è passata nel punto di distanza minima dalla Terra lo scorso 12 Dicembre, quando si trovava a circa 34 milioni di chilometri dal nostro pianeta, e sarà osservabile fino al momento in cui non supererà il Sole – il prossimo 3 Gennaio.

Nonostante sia la stella cometa più luminosa dell’anno, la sua osservazione non è tra le più semplici: “la cometa apparirà molto bassa all’orizzonte appena dopo il tramonto” spiega Leonard “il fatto che sia così vicina all’orizzonte rende l’osservazione piuttosto complicata”. Ciò non toglie si tratti di una delle visioni più imperdibili dell’anno, anche perché si tratta dell’ultima volta in cui potremo osservarla.

La luce di Leonard si indebolirà progressivamente nei prossimi giorni, fino a sparire.

Questa è l’ultima volta che potremo vederla”, afferma Gregory Leonard, ma ne vale assolutamente la pena. Le comete sono infatti ancora tra gli oggetti meno prevedibili e più affascinanti del firmamento: secondo Leonard “sono come i gatti: entrambi hanno la coda e fanno esattamente quel che vogliono”.

A cura di Renato Lolli – Foto fonte 123Rf Kalinavova

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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