Doctor or nurse hand with nitrile glove holding coronavirus vaccine shot for baby vaccination, medicine and drug concept.

Sono 35 i nuovi casi di Covid nelle ultime 24 ore ma continua la politica di tolleranza zero di Pechino verso il virus, mentre in diverse parti della Cina si stanno adottando nuove restrizioni per debellare piccoli focolai: chiusi nel Gansu tutti i siti turistici, mentre in alcune zone della Mongolia è stato ordinato alla popolazione di rimanere in casa a causa di un focolaio.

Oggi l’annuncio del via alle vaccinazioni per i bambini a partire dagli 11 anni di età. La Cina ha utilizzato lockdown, quarantene e test obbligatori durante la pandemia e ha in gran parte eliminato il virus vaccinando completamente 1,07 miliardi di persone su una popolazione di 1,4 miliardi. L’allerta per i nuovi focolai Per contrastare la diffusione del virus sin dalle prime avvisaglie, Pechino ha innalzato le restrizioni all’ingresso dopo l’ultima ondata di contagi di Covid-19, contrassegnata dalla presenza della variante Delta che ha colpito varie zone del Paese: chiunque entri a Pechino da aree dove si sono verificati contagi dovrà fornire i risultati di un tampone effettuato non più di due giorni prima della partenza.

Nonostante il ritmo elevato delle somministrazioni vaccinali, il governo mantiene regole ferree contro la diffusione del Covid-19 e punisce i funzionari locali che non si attengono alle disposizioni emesse a livello centrale. Ad Ejina, contea al confine con la Mongolia, le autorità hanno imposto oggi il lockdown a tutti i residenti. Trasporto pubblico sospeso invece in altre località della Mongolia interna e della provincia del Gansu, tra i gruppi prioritari nella promozione della vaccinazione antinfluenzale, secondo un documento rilasciato dalla task force inter-agenzie del Consiglio di Stato per la risposta al Covid-19.

A cura di Elena Mambelli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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