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Quali sono i presupposti per fare carriera nelle forze dell’ordine?

Entrare a far parte delle agenzie preposte alla sicurezza, è un’avventura ricca di soddisfazioni, sia da un punto di vista professionale, sia da un punto di vista economico. Una scelta di vita che va oltre il semplice impegno lavorativo e che rappresenta un’opportunità per migliaia di giovani ogni anno. Un lavoro sicuro, una vocazione, il sogno di tanti, un percorso da professionisti: tutto questo è la carriera che s’intraprende nel momento in cui s’indossa una divisa.

La sospensione della leva obbligatoria e la recente apertura ai civili per il reclutamento nelle carriere iniziali (Allievi Agenti della Polizia di Stato, Allievi Carabinieri, Allievi Finanzieri, ecc…) rappresenta una valida opportunità di crescita professionale ed economica per tutti i giovani italiani. Per iniziare la carriera militare o civile è necessario, prima di tutto, partecipare al relativo concorso e superare tutte le prove di selezione. Ogni concorso ha specifici requisiti di accesso, come l’età e il titolo di studio, con diversi livelli di difficoltà, che variano a secondo del ruolo o del grado per cui si concorre. Non bisogna farsi spaventare dalle prove di un concorso perché possono essere superate brillantemente con la preparazione, il metodo di studio e la determinazione. Prendiamo come esempio pratico la Polizia di Stato, che per inciso vale anche per le altre Armi.

Come già accennato, occorre partecipare a un “Bando di Concorso”, che nello specifico può essere per Commissario; Vice Ispettore; Agente o nei Ruoli Tecnici. Per le informazioni di carattere generale oppure sulle date di partecipazione e i requisiti personali ci si può rivolgere all’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP), a disposizione in ogni Questura. All’inizio della carriera civile o militare che sia, non si ha la netta conoscenza di cosa significhi indossare un’uniforme e cosa sia lo stato giuridico, questa conoscenza si acquisisce “crescendo” nella forza armata di cui si farà parte e alla quale, attraverso la sottoscrizione di un giuramento ci si lega per sempre, oserei dire per l’eternità. Per stato giuridico s’intende quel complesso di norme che regolano il rapporto di servizio, partendo dall’assunzione fino alla cessazione dello stesso. Il personale in servizio è disciplinato dalla contrattazione collettiva, sia nazionale sia decentrata e si svolge, salvo i casi di esclusione previsti dalla legge, su tutte le materie riguardanti il rapporto di lavoro. In virtù di ciò, parlando a titolo personale, faccio presente cosa può significare indossare le stellette o gli alamari della Repubblica Italiana e sottoscrivere un giuramento.

Significa fare parte di una comunità di persone, ancor prima che militari o civili, che hanno un unico comportamento e un’unica linea di condotta che si traduce in onestà morale e intellettuale. Purtroppo la società in cui viviamo, quotidianamente, ci manda dei segnali non del tutto positivi, ma questo non ci deve scoraggiare ma incoraggiare nel perseguire l’obiettivo che ci siamo prefissati. 

Il vice Direttore Ugo Vandelli vice direttore – Foto Redazione

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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