Più che Orietta Berti, oggi la barca l’ha guidata Mattia, che di cognome fa Bortolussi e di mestiere il bomber.
Chissà se Mattia canta sotto la doccia? Però che canti o meno, sia o meno intonato, l’importante è che faccia gol, e su questo …. Direi che c’è nessun dubbio.
Piuttosto bisogna ancora una volta sottolineare come il Cesena non abbia solo un gran bomber, ma anche un “portinaio” di prim’ordine, uno che al cinquantesimo del secondo tempo tira fuori dal cilindro un paratone salva risultato, perché anche una partita finita non lo è mai sono al triplice fischio finale.

Poi, come spesso accade nel calcio, da un gol mancato ne arriva uno subito, a fare contorno, e Berti non manca l’occasione, per il Cesena e per lui, per chiudere una partita già vinta e riaperta più da una cavolata bianconera che dalla forza di un Montevarchi comunque mai domo e che ha sfiorato di vedere Babbo Natale molto prima del 25 dicembre!
Poco cambia in classifica, in una giornata iniziata benissimo per il Cesena, visti i risultati parziali di Modena e Reggiana, ma come si dice in questi casi: pensiamo a noi, poi in primavera guarderemo anche le altre.

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Luigi Rega

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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