Niente feste hollywoodiane. Kirk Douglas che il 9 dicembre ha compie 103 anni ha chiesto come regalo una cena in famiglia, come ha raccontato il figlio Michael al Jimmy Kimmel Live! Accanto a lui ci sarà la moglie Anne Buydens, 100 anni e da 65 al suo fianco, e ci saranno i figli Joel, Peter e Michael con la moglie Catherine Zeta-Jones, nuora amatissima, e tutti i nipoti cui si aggiunge la bisnipote Lua Izzy, figlia di Cameron.

Figlio di immigrati ebrei bielorussi, è nato nel 1916 ad Amsterdam nello Stato di New York. Il suo vero nome è Issur Danielovitch Demsky. Laureato in lettere e diplomato all’Accademia di arte drammatica inizia a lavorare in teatro come Isadore Demsky. Quel nome troppo difficile da pronunciare e ricordare però non va bene per Broadway dove lo porta il regista Guthrie Mc Clintic.

Inizia così la carriera di Kirk Douglas che sceglie di chiamarsi come il suo personaggio dei fumetti preferito cui abbina come cognome il nome del suo mito di gioventù, l’attore del muto Douglas Fairbanks. L’esordio cinematografico arriva nel 1946 accanto a Barbara Stanwick ne “Lo strano amore di Marta Ivers” e, dopo alcune commedie brillanti, Kirk trova finalmente il ruolo da “duro” che più si addice al suo volto e alla sua presenza fisica in scena. Se n’era già avuto sentore con l’interpretazione di With Sterling nello straordinario noir di Jacques Tourneur “Le catene della colpa”, ma la consacrazione arriva nel 1951 grazie a Billy Wilder che lo sceglie per interpretare Chuck Tatum, il giornalista senza scrupoli de “L’asso nella manica”, seguito da “Pietà per i giusti” di William Wyler in cui interpreta un poliziotto spietato e da “Il bruto e la bella” (1952) di Vincente Minnelli, nei panni di un produttore dal cuore di pietra accanto a Lana Turner.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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