TEHERAN, 25 novembre 2024
Alī Ḥoseynī Khāmeneī, è nato a Mashhad il 19 aprile 1939 ed è l’attuale “guida suprema” dell’Iran di cui è stato Presidente dal 1984 al 1989, nonché il massimo esponente nazionale del clero sciita.
Alcuni particolari della sua immagine politica:
In merito al diritto islamico nel 2000, Ali Khamenei ha inviato una lettera al parlamento iraniano vietando al legislatore di discutere una revisione della legge sulla stampa iraniana. Ha scritto: “L’attuale legge sulla stampa è riuscita fino a un certo punto a prevenire questa grande piaga. Il disegno di legge non è legittimo e non è nell’interesse del sistema e della rivoluzione”. Il suo uso del “potere extra-legislativo” è stato criticato da riformisti e gruppi di opposizione. In reazione alla lettera, alcuni membri del Parlamento hanno espresso indignazione e hanno minacciato di dimettersi.
Alla fine del 1996, a seguito di una “fatwa“, che affermava che l’educazione musicale corrompe le menti dei bambini piccoli, molte scuole di musica sono state chiuse e l’istruzione musicale ai bambini di età inferiore ai 16 anni è stata bandita dalle istituzioni pubbliche (sebbene l’istruzione privata sia continuata), affermando: “La promozione della musica (sia tradizionale che occidentale) nelle scuole è contraria agli obiettivi e agli insegnamenti dell’Islam, indipendentemente dall’età e dal livello di studio“.
In merito ai diritti delle donne nel luglio 2007, ha criticato le attiviste iraniane per i diritti delle donne e la Convenzione sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione contro le donne affermando: “Nel nostro paese…. alcune donne attiviste, e alcuni uomini, hanno cercato di giocare con le regole islamiche al fine di rispettare le convenzioni internazionali relative alle donne. Questo è sbagliato“. Ha fatto questi commenti due giorni dopo che l’attivista iraniana per i diritti delle donne Delaram Ali è stata condannata a 34 mesi di carcere e 10 frustate dalla magistratura iraniana. E’ inoltre un sostenitore della pratica islamica dell’hijab e crede che abbia lo scopo di onorare le donne. Sostiene che le donne in Occidente abbiano perso il loro onore sottolineando l’alto tasso percepito di violenza sessuale in Occidente, nonché il diffuso sfruttamento dell’attrazione sessuale femminile per scopi commerciali: “In effetti, hanno trattato le donne come una merce, come un altro dei loro prodotti. Se dovessi guardare le riviste che sono pubblicate in Occidente, vedresti che pubblicizzano un prodotto in vendita accanto all’immagine di una donna nuda. Riesci a immaginare un insulto più grande alle donne?“. Crede nella segregazione di genere e ritiene inoltre che l’uguaglianza di genere sia un complotto sionista con lo scopo di “corrompere il ruolo delle donne nella società”.
In merito all’omosessualità sostiene che “Oggi, l’omosessualità è un grave problema nel mondo occidentale. Tuttavia le nazioni occidentali lo ignorano. Ma la realtà è che l’omosessualità è diventata una sfida seria, un dolore e un problema irrisolvibile per gli intellettuali occidentali“.
OGGI
Come riportato da “ANSA”, stamattina, nel corso dell’incontro con i Membri delle Forze volontarie “Basij”, operanti con le Guardie rivoluzionarie, non soddisfatto di quanto deciso dalla Corte Penale Internazionale de L’Aia, ha dichiarato:
“Il recente mandato di arresto emesso dalla Corte penale internazionale contro il premier israeliano Benjamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa non è sufficiente. Netanyahu e le autorità israeliane dovrebbero essere giustiziati per crimini di guerra. Il nemico ‘stupido’ (Israele) pensa che il bombardamento delle aree residenziali a Gaza e in Libano sia una vittoria, ma è solo un crimine di guerra. Il nemico non ha mai ottenuto e non otterrà mai alcuna vittoria, ma al contrario la sua stupidità rafforzerà ed espanderà il fronte della resistenza. Lo spirito e le capacità dei Basij, che emergono nei membri del fronte della Resistenza e in alcuni Paesi, sconfiggeranno sicuramente le potenze arroganti, gli Stati Uniti e l’Occidente e il regime sionista. Tale spirito annienterà sicuramente il regime sionista un giorno“.
A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica