Il 29 gennaio 1886 è una data storica nella storia dell’automobile, in quanto coincide con il deposito all’Ufficio Brevetti dell’Impero Germanico (con il numero 37435) della “Patent Motorwagen“, soprannominata anche Velociped; la prima automobile mossa da un motore a scoppio. A progettare e realizzare questo prototipo, frutto di un lungo lavoro, è l’ingegnere meccanico Karl Benz.

Per dare luce la vettura si sono susseguite diverse invenzioni rivelatesi fondamentali per l’intuizione dell’ingegnere tedesco. In particolare, due momenti: il primo riguarda la realizzazione nel 1876, da parte di Nikolaus August Otto, del primo motore a combustione interna a quattro tempi e poi, sette anni più tardi, lo stesso Benz fonderà la Benz & Cie.

Il primissimo esemplare della Patent Motorwagen era dotato di un cilindro orizzontale – cilindrata di 577 – cc e una potenza di ¾ di CV a 400 giri/min, e in una successiva evoluzione datata 1887 venne aumentato nella cubatura a 954 cc per una potenza massima di 0,9 CV e un cambio a scatola planetaria a due rapporti. L’accensione elettrica era assicurata da una pila al bicromato di potassio – che andava sostituita ogni 10 km – e un ruttore con bobina e candela. La struttura della Patent Motorwagen era formata da un telaio in tubi di acciaio; le sospensioni a balestra, le ruote a raggi metallici. I freni, direttamente derivati nella concezione da quelli delle carrozze a cavalli, erano a tamponi in cuoio, la trasmissione a cinghia e catene (rispettivamente dal motore all’albero di rinvio e da quest’ultimo alle ruote).

Fra le curiosità che ancora oggi vengono ricordate di quel lontano evento, pietra miliare nel concetto di mobilità privata, il fatto che la “Patent Motorwagen” non disponesse di un vero e proprio serbatoio per il carburante (ligroina, o etere di petrolio, un combustibile equiparabile a una sorta di “benzina leggera”, che a quei tempi era reperibile esclusivamente in farmacia). Il ruolo di “distributore umano” fu in quella occasione affidato a uno dei figli dello stesso Karl Benz, Eugen, che seguì a piedi la vettura per rifornirne il carburatore man mano che l’automobile restava “a secco” durante il giro dimostrativo.

La grande popolarità, per la “Patent Motorwagen”, arrivò nel 1888: la vettura, giunta alla sua terza serie, venne guidata da Bertha, moglie di Karl Benz, in una promenade da Mannheim a Pforzheim e ritorno: insieme ai figli Eugen e Richard, e senza che il marito ne fosse a conoscenza, condusse la vettura lungo il tragitto di quasi 90 km. Un exploit che suscitò scalpore, e fece uscire dall’anonimato questa invenzione, suscitando grande interesse e decretando il successo del concetto stesso di automobile.

articolo a cura di Franco Buttaro – Foto Repertorio

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Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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