Lo zero a zero dell’Allianz Stadium di sabato sera lascia in eredità all’Inter il primato e molte certezze e alla Juventus il 3° posto e un’ottima partita giocata.

Il pareggio alla fine va un pò stretto ai bianconeri, che pur senza stra fare, ha sicuramente creato più occasioni dei nerazzurri i quali hanno pensato solo (anche se lo hanno fatto molto bene) a difendersi.
Icardi e tutto il reparto offensivo nerazzurro hanno fatto poco niente, limitando il lavoro del portiere avversario all’ordinaria amministrazione, anche se la squadra ha dimostrato grande solidità e attenzione, facendo capire a tutti che non è lassù in vetta alla classifica per caso, ma che questo primato è frutto di un ottimo lavoro, quello di Spalletti che ha plasmato soprattutto la mentalità, oltre che il modo di giocare della squadra.

Allegri dall’altra parte e la sua voglia di tornare ad essere inseguiti e non a inseguire: una voglia che si è fermata sui piedi e la testa di Mario Mandzukic, unico insieme a Cuadrado, che ha creato forti grattacapi alla difesa avversaria.
Il croato ha sbagliato un goal colossale, trasformando una parata, abbastanza agevole in realtà di Handanovic in un ennesimo miracolo del portiere sloveno; ha anche colpito una traversa, che comunque resta un goal sbagliato, anche se di pochissimi centimetri.

Forse è stato uno degli scontri tra queste due squadre più brutti degli ultimi anni, nonostante la grande intensità di gioco e gli spalti gremiti di gente che supportava a gran voce la rispettiva squadra.
Alla Juventus restano comunque i rimpianti, mentre i tifosi si chiedono perchè Dybala, non certo in forma ideale, sia comunque stato inserito troppo tardi; perchè Douglas Costa, uno che sicuramente avrebbe potuto dare molto fastidio alla retroguardia avversaria non sia nemmeno entrato.
Ma soprattutto in molti si chiedono che fine ha fatto Pjaca, che si ok deve ritrovare la forma migliore, anche se con la primavera fa meraviglie. Sua la rete decisiva con cui la “baby Juve” ha vinto contro il Verona per 2-1.
L’impressione è comunque che il croato anche quando tornerà in prima squadra, non giocherà molte partite, il che pone l’interrogativo ancora irrisolto del perchè la società abbia investito così tanti soldi se non gioca mai?..
Forse, anche se molto giovane e con tanto tempo per dimostrare il suo valore, il calciatore meriterebbe più spazio.

Tornando all’Inter è stata una partita che sicuramente conferisce morale ad entrambe le squadre. Alla capolista rimane la certezza di essere l’unica squadra ancora imbattuta, alla Juventus rimane un pò di amaro in bocca, ma anche la consapevolezza che se la è giocata fino alla fine e che nonostante il 3° posto di graduatoria, resta ancora e comunque la favorita.

A cura di Giacomo Biondi

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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