Secondo turno dei gironi di Champions e, mentre Milan e Napoli viaggiano con il vento in poppa, l’Inter si riprende vincendo fuori casa, la Juve cade nuovamente, tra le mura amiche, sotto i colpi di un Benfica che dopo manco quattro minuti pareva già ko.

Invece poco a poco, ko ci è finita “Madama” troppo molle per reggere a livello psicologico, troppo presto esausta a livello fisico, senza personalità in troppi dei ragazzi mandati in campo e, cosa forse peggiore, con un Allegri che se incide, pare riuscirci solo in negativo.
Che il momento sia difficile lo dicono non solo i risultati, ma soprattutto quello che la Juve non riesce a fare; Perin che la salva contro la Fiorentina, la sconfitta di Parigi, il pari casalingo contro la Salernitana, “mascherato” dal VAR, che ha fatto passare in secondo piano i contenuti della partita e poi il Benfica, l’ennesima prestazione durata venti minuti e non finita in debacle solo grazie a Perin ed al mancato cinismo sotto porta dei lusitani.
Ad essere insoddisfatti, accorgersi degli evidenti problemi, pare siano soprattutto i tifosi, che ben altro si attendevano, specie dopo un mercato esaltato dai media e nel quale si era vinto l’inutile scudetto di agosto.
Certo gli infortuni hanno sin qui creato parecchi problemi, ma proprio la gestione di quello di Pogba, non dimostra che la società in primis ha idee confuse e chiare colpe dell’attuale situazione?
Che dire quindi di Allegri? Il mister non è mai stato un fautore del bel gioco, a lui è sempre interessato il risultato e fintanto che ha avuto a disposizione determinati calciatori ci è arrivato; ma oggi? Davvero la Juve ha come obiettivo il quarto posto, la qualificazione alla Champions, come dichiarato alla fine della scorsa stagione?
Nelle ultime due/tre stagioni, la Exor ha immesso nelle casse bianconere la bellezza di 700 MILIONI e questo per cosa? Vedere il Benfica quasi “passeggiare” su quello che è la Juventus odierna? Quella che nelle ultime stagioni è uscita agli ottavi di Champions contro formazioni di terza fascia, quella che due stagioni fa è finita quarta solo per sommo regalo del Napoli?
Dopo due allenatori juventinamente inadeguati, si era tornati indietro, richiamando Allegri, ritenendolo in grado di rinverdire i passati fasti; però può bastare un contratto faraonico per vincere quando allenatore e rosa non hanno che il ricordo dei bei tempi? L’unica cosa rimasta è che non c’è un gioco e senza questo a cosa serve un bomber da cento e più milioni? Per il tirassegno del luna park?
La stagione è lunga e la Juve dirà ancora la sua, certamente, però bisogna cambiare immediatamente registro e non solo in Italia Champions.

Il Direttore Responsabile Maurizio Vigliani – Foto Imagoeconomica
Il Direttore Responsabile Maurizio Vigliani

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