Quando si parla di compositori e direttori d’orchestra e musicisti, si citano sempre persone speciali.
I compositori hanno dentro di loro una dote che li fa essere diversi.
Un musicista che ha rivoluzionato il jazz moderno, ha avuto l’occasione di produrre la colonna sonora di un celebre film francese, il regista era il grande Louis Malle, il titolo Ascensore per il Patibolo.

Il grande trombettista Miles Davis arrivò in Francia per una tournée e venne accolto dallo Staff della produzione, compreso il regista francese che non conosceva.
Miles con loro in sala di incisione, guardando le immagini delle sequenze del film, improvvisò sulle immagini che gli scorrevano sotto gli occhi, e con il gruppo di musicisti che li aveva visti per la prima volta, realizzò una colonna sonora eccezionale.

Con ciò ho solo voluto ricordare questo episodio avvenuto nel 1958, quando Miles Davis si recò a Parigi per una tournée e per un ingaggio nel celebre locale il Club Sait-Germain, locale alla moda dello scrittore intellettuale Boris Vian.

Durante la sua carriera il direttore d’orchestra John Barry ha ricevuto cinque Oscar ed è noto per aver composto le colonne sonore di dodici film della serie James Bond 007.

John Barry nacque a York città dello Stato inglese, il 3 novembre del 1933.

Si formò come autodidatta, lavorando come protezionista e suonando la tromba in una banda militare.
Successivamente prese lezioni di musica per corrispondenza e all’inizio degli anni Cinquanta divenne il leader di un gruppo, il nome, John Barry Seven, che ebbe in Gran Bretagna un breve periodo di notorietà.
La sua prima collaborazione cinematografica risale al 1959 con il film Beat Girl, per il quale scrisse la canzone Made You.
A questo film seguì Ganster di Piccadilly, Never Let Got nel 1960 e, nel 1962, il tema del film, Agente 007 Licenza di Uccidere, Dr No, prima che iniziasse la saga delle dodici colonne sonore composte per la serie di James Bond, racconti ideati sulla serie di romanzi, dell’autore Jan Flaming scrittore, giornalista e militare brittanico, famoso soprattutto per aver creato il personaggio dell’Agente 007, James Bond, dando vita con i suoi romanzi a una nuova serie della letteratura gialla inglese.

Ian Fleming fu un ufficiale della Royal Navy, durante la Seconda Guerra Mondiale, arruolato nel Servizio Informazioni della Marina, alle dipendenze dell’Ammiraglio Godfrey.
Il compositore britannico fu ingaggiato dal produttore Albert R. Broccoli per questo primo film come spalla di un’altro grande compositore Monty Norman, attivo prevalentemente nell’ambito cinematografico teatrale deve naturalmente molta della sua fama al celeberrimo film The James Bond Theme.

John Barry ebbe con il film successivo, 007 dalla Russia con Amore, la completa responsabilità delle musiche componendo personalmente i temi di azione dell’Agente Segreto interpretato dall’attore Sean Connery di origine scozzese, nato a Edimburgo il 25 agosto del 1930, attore produttore cinematografico, vincitore di un Premio Oscar e tre Golden Globe, compreso l’Henrietta Award e quello alla carriera e due Premi Bafta.

John Barry scrisse nel 1964 per i titoli di testa il tema dell’Agente 007 Missione Goldfinger, la canzone fu cantata da Shirkey Bassey con i testi dell’autore Lesley Bricusse e Anthony Newley, che fu campione di vendite in tutto il mondo.
Shirley Bassey e stata ed è una cantante straordinaria di una voce intensa da contralto lirico straordinaria che va oltre l’universo. Nota al pubblico anglosassone fin dagli anni Cinquanta, raggiunse la notorietà a livello mondiale grazie alle interpretazioni delle canzoni dei temi della serie dei film della serie di James Bond Agente Segreto 007.

John Barry per la canzone del tema della serie, scrisse il tema dal titolo Thunderball, operazione tuonò che il 26 aprile 2020, venne ricordata con un grande avvenimento in una serata a Londra, per il 50Th anniversario del tema di James Bond, Thunderball cantata da Sir Tom Jones.

In questo contesto quando il grande cantante britannico canta il brano, coniugò la prorompente sua voce, con una forte melodia, così come il dolce tema Si Vive Solo due Volte, cantata dalla cantante Nancy Sinatra figlia del celebre cantate e attore Italoamericano Frank, il testo della canzone fu scritta sempre da Laslei Baricusse.
Con l’abbandono della serie da parte dell’attore Sean Connery e l’arrivo dell’attore australiano George Lazenby, per l’Agente 007, al servizio Segreto di sua Maestà. Il compositore britannico John Barry reinventò il tema di James Bond, adattandolo al cambio dell’attore e rendendolo più tagliente. Scrisse inoltre per il trombettista cantante Louis Armstrong il brano con le liriche scritte dall’autore Hal Davis, la canzone d’amore chiave del film tratta, dalle ultime parole di Bond alla moglie assassinata: We Have All The Time in the World.

Infine come tema conduttore del film John Barry utilizzò sintetizzatori corni Alpini.
Nel 1971, scrisse il tema della famosa serie televisiva The Persuaders, Attenti a quei Due, con gli attori Roger More e Tony Curtis, il primo guidava una Aston Martin e il secondo una Ferrari: con questo tema e altri brani il direttore d’orchestra britannico, nella sua carriera ha vinto quattro premi Oscar su sei nomination, come migliore colonna sonora: nel 1967, per Nata Libera, nel 1969 per il Leone d’Inverno, nel 1986 per La mia Africa, e nel 1991 per Balla coi Lupi.

Nel 1977 un’altra colonna sonora per il film Abissi venne prodotta da John Barry e cantata da Donna Summer e anche questa si aggiunge a tutte le altri grandi colonne sonore che il musicista ha scritto durante la sua carriera.

Sono quindi tanti i premi Oscar vinti dall’autore nel 1967 con la migliore canzone originale per il film Nata Libera, nel 1969 come migliore colonna sonora per il film Leone d’Inverno, nel 1986 per la miglior colonna sonora per il film La mia Africa, nel 1991 per la migliore colonna sonora per il film Balla Coi Lupi.

John Barry muore per un’attacco cardiaco il 30 gennaio 2011, nella sua casa di Oyter Boy.
Fu insignito di una Onorificenza Ufficiale dell’Ordine Britannico.

A cura di Alessandro Poletti – Foto Getty Image

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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