Prima parte…

Uno dei più celebri sassofonisti della sua generazione, Joe Lovano improvvisatore altamente espressivo il cui stile agile e assillante incorpora influenze bop tradizionali con dispositivi modali e liberi. Lovano è diventato famoso per la prima volta all’inizio degli anni Novanta pubblicando vari album molto apprezzati per la label Blue Note, tra cui Universal Language del 1993, Celebrating Sinatra del 1996 e 52nd Street Themes del 2000, l’ultimo dei quali a portato a casa il prestigioso Grammy Award come migliore album di jazz d’insieme. Oltre a lavorare vicino a grandi icone celebri come Hank Jones e Paul Motion, ha reso omaggio ai suoi idoli, come Bird Songs del 2011 ispirato a Charlie Parker e Compassion: The Music of John Coltrane del 2017.

È rimasto in prima linea nel jazz – post bop, rendendo abilmente omaggio ai suoi idoli da (Charlie Parker a John Coltrane, registrando con musicisti contemporanei dal trombettista Dave Douglas, nel 2018 con il lavoro discografico Sound Prints: Scandal), e continuando a fare incursioni nell’avanguardia musicale con il Trio Tapestry: Garden of Expression del 2021,.

Nato nel 1952 Joseph Salvatore Lovano in arte Joe Lovano nella città di Cleveland nello Stato dello Ohio, fu introdotto per la prima volta al sassofono da suo padre anch’esso sassofonista Tony “Big T” Lovano. Insieme all’istruzione di suo padre joe Lovano ascoltò molti degli artisti jazz di spicco che passarono per la città tra cui Dizzy Gillespie, James Moody, Sonny Stitt e Rahsaan Roland Kirk. Il giovane musicista italo-americano progredi’ rapidamente e iniziò a suonare in jam session in locali mentre era ancora bambino. Sebbene immerso nella tradizione del bebop, sviluppò anche un interesse per il jazz sperimentale degli anni Sessanta, ascoltando musicisti come John Coltrane, Jimmy Giuffre e Ornette Coleman.

Dopo il liceo Lovano ha affinato le sue abilità alla Berklee School of Music di Boston, dove ha potuto conoscere musicisti come John Scofield, Bill Frisell e Kenny Werner. Laureatosi a Berklee il musicista italo-americano trovò lavoro con gli organisti Lonny Smith Jack McDuff e le loro formazioni. E a un tour con Woody Herman dal 1976 al 1979 con la sua orchestra, dopo di ché si è stabilito a New York City, nella Grande Mela si è unito al batterista Mel Lewis con la sua Village Vanguard Orchestra, suonando con la band dal 1980 al 1992). Inoltre in questo stesso periodo, ha lavorato con i musicisti Elvin Jones, Carla Blay, Lee Konitz, Charlie Haden e Bob Brookmeyer. A partire dal 1981, Joe Lovano è stato membro della formazione del batterista Paul Motion, la Paul Motion’s Band, che comprendeva il chitarrista Bill Frisell, e ha suonato con il quartetto del chitarrista John Scofield. Nel 1985 per Lovano è la volta per il suo debutto discografico con la celebre label italiana Soul Note, il primi lavoro discografico come leader con Tones, Shapes e Colors, suonando al fianco del pianista Ken Werner, del bassista Dannis Irwin e del batterista Lewis, seguiranno le opere One Time Out del 1987 e Village Rhithm dal 1988.

All’inizio degli anni Novanta il profilo del sax tenore Joe Lovano iniziò a crescere dopo aver firmato con la celebre label americana Blue Note Records la prima opera discografica per titolo From the Soul e pubblicata nel 1991, un appuntamento con il quartetto del pianista francese Michel Petrucciani, il bassista Dave Holland e il batterista Ed Blackwell Il cd audio I Sound Marks, arriva nello stesso anno e completando il celebre quintetto già rodato in occasioni sia discografiche che da concerti live, il chitarrista John Abercrombie, il pianista Ken Werner, il contrabbassista Marc Johnson e il batterista Bill Steward. Lovano ha poi coinvolto la moglie, la cantante Judi Silvano arrivata per la prima volta all’inizio degli anni Novanta quando a pubblicato Dancing Voices su label JSL Records. L’opera discografica ha portato al pubblico il suo suono fluido e influenzato dalle canzoni, dallo stile e dagli arrangiamenti della Musica Jazz degli anni Sessanta, impreziosendolo in particolare con il brano Ecstacy.

Con la sua sensualità e la sua calda presenza scenica per Judi Silvano è stato un successo nei circoli e nei club dove si ascolta Musica Jazz, fino ad arrivare a pubblicare la seconda opera discografica nel 1996, Vocalise. Un altro bel tentativo, si è messo di nuovo in viaggio, con i brani Song I Wrote, e Wish I Did.
Imperterrita, ha pubblicato il cd audio Riding a Zephyr, collaborando con il pianista Mal Waldrom in duo in diverse tracce.
Joe Lovano ha coinvolto la sua moglie Judi Silvano, in una sua produzione discografica, Universal Language del 1992, e il musicista italo-americano si è aggiudiato il prestigioso premio il Grammy Award, con Tenor Legacy del 1993.

Ritorna Judi Silvano con il marito Joe Lovano nella 1994, nell’opera discografica Rusch Hour e nel 1995, Quartets: Live at the Village Vanguard ottenendo un’altra nomination ai Grammy Awards, ed è stato nominato l’Album Jazz of Year dai lettori del magazine americano Down Beat. Inoltre il suo lavoro di artista l’ha portato a produrre un’opera discografica dedicato con un tributo all’artista attore e cantante italo-americano, Frank Sinatra con il cd audio Frank Sinatra in Celebrating del 1996, dove appare ancora una volta la sua moglie, la cantante Judi Silvano. All’inizio del nuovo Millenio, Lovano ha portato a casa la sua prima vittoria ai Grammy Awards per il miglior album, con 52nd Street Themes e la sua grande formazione, in qui il musicista italo-americano interpreta la musica dell’era bop, di interpreti della grande Musica Jazz, Tadd Demeron, Thelonious Monk. Lovano ha poi nella prossima opera discografica, un tributo al nostro tenore Enrico Caruso il cantante d’opera italiano”: di origine napoletana, “apprezzato in tutto il mondo, con Viva Caruso, pubblicato nel 2001.

Nel 2004 ha pubblicato il cd audio I’m All for You brani standards di celebri ballate, con il pianista Hank Jones e nel 2005 di ripete in un’altra opera discografica Joyous Enconter che includeva il contrabbassista George Mraz e il batterista Paul Motion. L’ambizioso Streams of Expression comprendeva un lavoro le cinque parti Streams of Expression Suite e le tre parti, Birth of the Cool Suite, con la direzione orchestrale di Gunther Schuller e arrangiatore, l’ultima delle quali traeva ispirazione la WDR Band e alla Rundfunk Orchestra, per il brano Sinfonica.

Arriva poi Folk Art e ha caratterizzato con la sua formazione un’intesa musicale veramente unità, il brano di questo lavoro discografico a un brano Noi Cinque, in questa nuova produzione, Lovano si dimostra anche un autore ricco di ispirazione, come si può notare ascoltando i brani in programma che lo vedono accanto al contrabbassista Esperanza Spalding, al batterista Otis Brown III e al pianista James Weidman. Pubblica due anni dopo il cd audio “yardbird” Parker Bird Songs, un tributo al sassofonista Charlie Parker. E poi torna con il suo quintetto degli US Five, dal titolo Cross Culture, altro lavoro discografico eccellente.

A metà del decennio del nuovo secolo il Millenio, il musicista italo-americano collabora con il grande trombettista Dave Douglas formando il quintetto Sound Print, pubblicando un’altra opera discografica questa volta il tributo va al sax tenore Wayne Shorter, questo è stato stato registrato dal vivo al Monterey Jazz Festival. La serie di registrazioni in disco è cd audio prosegue con il concerto al Newport Jazz Festival. Il concerto live è stato presentato dal compianto pianista Hank Jones scomparso nel 2010, così come il contrabbassista George Mraz e il batterista Lewis Nash. Lovano a anche collaborato con il collega il sassofonista David nell’album pubblicato nel 2017 con il tributo al sax tenore John Coltrane Compossion: The Music of John Coltrane. E l’anno successivo, si riunito con il trombettista Dave Douglas per un opera, l’album Sound Print, Scandal.

L’appuntamento arriva nel 2019, pubblicò il suo lavoro con la label tedesca ECM, qui lavora von I musicisti Marilyn Crispell e la batterista di Cleveland Carmen Cristaldi con il Trio Tapestry, in questo stesso anno appare assieme al nostro trombettista Enrico Rava in un live pubblicato sempre dalla ECM Records. Con questa label tedesca pubblica altre opere discografiche Artictic Riff del 2020, il sax tenore Joe Lovano ha visto il sassofonista impegnato in un’interazione ipnotica con il pianista polacco Marcin Wosilewski e il suo trio. Poi è tornato a lavorare con Crispell e Castaldi e con il Trio Tapestry in Gardrn del 2021e nello stesso anno registra il terzo long playing è il cd audio con il gruppo Other World dove partecipa come ospite.
segue…

A cura di Alessandro Poletti – Foto Work

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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