Joe Bonamassa nasce l’8 maggio del 1977 a Utica, nello Stato di New York. Impara fin da giovanissimo a suonare il Blues: a 8 anni apre un concerto di B.B. King il grande chitarrista e a 12 anni suona regolarmente sui palcoscenici di New York city.
In modo precoce conosce i Bloodline, poi Joe si unisce ai Jethro Tull e subito dopo pubblica il primo disco da solista. A New Yesterday.
Nel 2006 incide You and Me, nel 2007 e Shoegin .
Due anni dopo è  la volta di The Ballas of John Henry, e dopo 12 mesi esce l’album Blavk Rock. Esulta con Dunst Bowl, nel 2011, seguiti a ruota da Driwing Towards The Blacklights.

Nello stesso anno esce l’opera discografica dal vivo Beacon Theatre dal titolo Live From New York, e l’anno dopo On Acoustic Evening a the Vienna Opera House, collabora con la cantante statunitense Beth Hart Seesaw.  Bonamassa esce dalla formazione del Black Country Communication, il supergruppo formato nel 2010 con Glenn Hughes, dei Depp Purple e dei Black Sabbath, Jason Bonham, deiet Zeppelin  e Derek Sherinian dei Dream Theatre.
Nel 2014 arrivano sul mercato discografico altre due opere dal vivo: il bel concerto ad Amsterdam in coppia con la cantante Beth Hart, e il secondo lavoro,  Tour de Force: Live London, questa opera viene incisa in quattro diversi locali di Londra, il Royal Albert Hall, Hammersmith Apollo, lo shepherd’s Bush Empaire, Bordeline.

Arriva dopo il distacco dal gruppo un inedito: Different Shades of Blue con la produzione di Kevin Shirley.  Nel 2016 esce Blues of Desperation.

STORIA – Joe era dotato di una notevole tecnica pulita e in breve tempo diventò uno fra i più apprezzati chitarristi del panorama musicale sia Blues che Roc. Seppe incamerare la lezione antica del Blues degli albori, riproponendola con caratteri ed idee moderne. Ha iniziato a suonare musica B.B. King prima ancora di  farsi la barba.
Come nessuno imposta gli assoli, il tapping, i riff e gli arpeggi in modo pulito.  A 38 anni ha già pubblicato più di 30 album, una media niente male se si pensa che sono 26 gli anni che ha trascorso nel mondo della musica professionale. E i dischi lì ha anche venduti arrivando, più spesso di chiunque altro, ai vertici delle classifiche Billboard.

Durante i suoi concerti, ma non solo, riesce a vendere ai fans i propri gadget e ha un programma radio settimanale via podcast: “Joe ama il blues” che lo fa rendere ancor di più popolare.
Dagli introiti ha  creato una fondazione chiamata Keeping the Blues Alive promuovendo un programma scolastico dal nome “Blues in the Schools” in aiuto dei bambini americani..
Ha suonato con tutti. E ha suonato di tutto. Tutti conoscono il suo ritmo musicale di Joe. Proprio tutti. E’ stato paragonato a Hendrix per la sua velocità manuale.

Album di platino – Joe ha pubblicato anche un quadruplo cd live, e con la cantante Losangelina raggiungono il primo posto nella classifica Blues Album di Billboard.
L’album Seesaw sale invece al numero 8 della classifica Top Indipendent. In Danimarca, invece due singoliraggiungono la vetta delle classifiche, “As Good As It Gets” and  “Learning Live”, così come un album di platino,  “Leader Light On”.
Don’t Explain diventa disco d’oro in Olanda.

Un incontro inedito – A metà degli anni duemila la cantante Beth Hart è stata insignita di vari premi. Il primo nel 2014 grazie a una nomination, per un Grammy Award sull’opera discografica Seesaw. Poi è arrivato il premio ambito sia in America che nel mondo, il Blues Music Award, nella
categoria “Best Contemporary Blues Femele Artist“. La Hart, se lo aggiudicherà per due anni consecutivi, nel 2014 e nel 2015.
La cantante Californiana partecipa come narratrice nel film Unity, un documentario scritto, diretto e prodotto da Shaum Monson e il seguel del film Erthlings.

Il film è interpretato da attori, personaggi dello sports, autori, personale del mondo commerciale, intrattenitori e produttori di di pellicole per il grande schermo.
La musica della cantante spazia su generi differenti: dal Blues, al Jazz, al Gospel.
La vita artistica di Beth Hart ebbe inizio nei locali di Los Angeles, iniziò a lavorare con vari musicisti, dal bassista Tal Herzeberge, e dal chitarrista Jimmy Khoury.

Nel 1993 ha partecipato vincendo al programma “Star Search“, presentato da Ed McMhon, cantando “Halfway to Heaven” e “Pieces of My Heart“. Dopo questa esperienza televisiva ritorna con un’opera discografica dal titolo “Beth Hart and the Ocean of Souls“, il long plaiyng include anche il brano “Am I the One” e una cover del celebre brano del gruppo britannico i BeatlesLucy in the Sky with Diamonds“.

Varie sono le produzioni di opere discografiche. – Viene scelta per un ruolo di protagonista cantando e recitando in “Love Janis” nel musical Off-Broadway. Molte opere discografiche hanno caratterizzato la sua vita artistica, suffragate da una espressività di grande voce, quella tipica dello stile Blues e del Soul.

Nel 2011 trova la collaborazione con il chitarrista statunitense Joe Bonamassa, “prestando” la sua voce nel brano “Love in the Street, nell’album Dust BowlJoe sull’opera discografica dal titolo “Explain“, dove esaltano i classici del Soul che già altri calibri della musica avevano messo in risalto molto prima.
La collaborazione artistica con il chitarrista prosegue attraverso altre esperienze, che portano i due artisti a pubblicare nel 2013 un album dal titolo Seesaw, che all’interno contiene undici godibili cover, fra le quali “Them There Eyes“, del trombettista Louis Armstrong, del gruppo dei Nutbush City Limits di Ike, di Tina Turner e Seesaw di Aretha Franklin.

Dopo il tour con Jeff Beck nel 2006 negli Stati Uniti, ritorna con Joe Bonamassa nel dicembre del 2012, al Kennedy Center Opera House, interpretando il brano “I’d Rother Go Blind“, in omaggio a Buddy Guy grande chitarrista e cantante Blues. In onore di ciò la cantante statunitense per la sua performance ha ricevuto il Kennedy Cententer Honor 2012, un premio certamente ambito anche per la sua vita dedicata alla Cultura Americana.
Questa performance l’ha portata alla collaborazione con il grande artista americano Buddy Guy, insieme hanno registrato la canzone “Do About Me“, che si ascolta all’interno dell’album di Rhythm and Blues.

A cura di Alessandro Poletti – Foto Getty Image

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui