La ripresa si consolida e l’occupazione aumenta, anche se soprattutto a termine, ma crescono le disuguaglianze e aumenta la povertà assoluta.

Il valore aggiunto per l’Italia sono le reti, strutture fatte di nodi e relazioni tra persone e attori sociali. Nel quadro tracciato dal “Rapporto annuale 2018” dell’Istat, emerge un Paese in declino demografico e invecchiato, con forti differenze territoriali, che punta però sulle relazioni sociali.

Il 78,7% delle persone di 18 anni e più dichiara di poter fare affidamento almeno su un parente, un amico o un vicino; il 33,1% ha dato almeno un aiuto gratuito nelle quattro settimane precedenti l’intervista; il 13,2% della popolazione di 14 anni e più ha svolto almeno un’attività gratuita in forma organizzata. Le istituzioni non-profit sono oltre 330 mila, l’11,6% in più del 2011. Quasi il 60% della popolazione ha a disposizione la rete di amici e la rete di sostegno.

Il 43,2% di chi può contare sull’aiuto di parenti, amici e vicini esprime un giudizio positivo per la propria vita, il 42,9% di chi frequenta amici si dichiara molto soddisfatto così come la metà delle persone attivi e in associazioni o gruppi di volontariato.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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