Bruxelles 24 maggio 2023 – Ci risiamo, ancora una volta, tanto per non smentirsi la Commissione sinistroide Ue, nella persona di Ursula von der Leyen, non perde l’occasione di infierire contro il nostro Paese affermando che il “criterio del deficit non è soddisfatto” né da Noi né da altri Stati come Francia, Germania e Finladia.

L’Esecutivo europeo dichiara che “il rispetto del parametro di riferimento per la riduzione del debito non sia giustificato nelle condizioni economiche prevalenti pertanto proporrà al Consiglio di avviare procedure per disavanzo eccessivo nella primavera del 2024 sulla base dei dati di consuntivo per il 2023”.

Inoltre la Commissione UE, avverte l’Italia di “garantire una governance efficace e rafforzare la capacità amministrativa, in particolare a livello subnazionale, per consentire un’attuazione continua, rapida e costante del Piano per la ripresa e la resilienza”.

La Commissione Ue raccomanda inoltre all’Italia di ” ridurre ulteriormente le imposte sul lavoro e rendere più efficiente il sistema tributario adottando e attuando debitamente la legge delega sulla riforma fiscale, preservando la progressività del sistema tributario, ovvero un sostanziale no alla ‘flat tax”.

Non ancora soddisfatta di tante “note impositive” raccomanda (ovvero impone) di “allineare i valori catastali con gli attuali valori di mercato e di gestire una politica fiscale prudente, in particolare limitando l’aumento nominale della spesa primaria netta finanziata a livello nazionale nel 2024 a non più dell’1,3%”.

Sono talmente terrorizzati che nel giugno 2024 la Destra possa vincere e condurre una politica efficiente in modo nuovo e più concreto che cercano in tutti modi di creare ostacoli tali da impedirne una realistica gestione!

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto Imagoeconomica

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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