Gli azzurri del ct Di Biagio incassano una sconfitta inaspettata negli ultimi dieci minuti di gara. Il 3-1 inflitto dalla Repubblica Ceca mette ora a forte rischio il cammino dell’Under 21agli Europei in Polonia. Le semifinali sono ora lontane perchè anche una vittoria nell’ultima gara del girone contro la Germania potrebbe non bastare.
Gli azzurri vanno sotto, ma poi riescono a raggiungere il pareggio con Berardi e pochi minuti dopo si divorano il vantaggio con Petagna.
Rispetto al match d’esordio con la Danimarca sono ben quattro i cambi dell’allenatore italiano nell’undici iniziale: fuori Caldara, Barecca, Benassi e Gagliardini; dentro Ferrari, Calabria, Grassi e Cataldi.

Il match – La prima vera occasione è per gli azzurri dopo dieci minuti di gioco: percussione di Pellegrini che tenta il tiro a rete, palla rimpallata che schizza a Bernardeschi dove tutto solo, con il piede sinistro spreca praticamente un rigore in movimento calciando alto ma centrale con il portiere Zima che riesce d’istinto a respingere e salvare la propria porta. Al ventisimo poi su contropiede e Hasek dal limite a cercare il vantaggio, ma la sua conclusione sfiora la traversa. Passano appena quattro minuti d’orologio e la squadra di Di Biagio va sotto. Schick spizza di testa un lacio del compagno Holzer, il difensore azzurro Rugani scivola e l’errore diventa fatale con il fatto che la sfera arriva nei piedi di Travnik che s’invola e dal limite fulmina Donnarumma. L’Italia prova a reagire subito con Berardi, ma il suo calcio di punizione finisce di poco fuori dallo specchio della porta. Ma gli azzurri non sono precisi solo in avanti anche la difesa quando viene pressata appare troppo fragile. Solo infatti per un miracolo di Donnarumma molto reattivo salva tutto sul tiro velenoso di Schick quando siamo alla mezz’ora del primo tempo. La Repubblica Ceca, gioca bene e si converma un avversario ostico. Prima di scendere negli spogliatoi, gli azzurri sprecano altre due chances per raggiungere l1-1. Petagna spara da posizione ravvicinata la palla fa la barba al palo e poi Bernardeschi costringe il numero 1 ceco a distendersi con tutto il corpo per salvare il momentaneo vantaggio.
Ripresa – Sono ancora gli azzurri a rendersi pericolosi al 52′ con Berardi che da posizione defilata impegna un attento Zima. Sempre Zima al 56′ si rende protagonista su l’insidioso tiro di Bernardesci. Di Biagio aumenta la trazione offensiva inserendo Chiesa per Grassi un po’ sottotono muscolare a centrocampo. Al 63′ ci prova Berardi su punizione ma anche nell’occasione Zima si fa trovare al posto giusto. E’ un’altra Italia, che spinge in avanti e per questo al 70′ viene premiata con il gol del pareggio. Cataldi pesca Berardi che scatta sul filo del fuorigioco, Zima si oppone alla prima conclusione, ma nulla può sul tap-in aereo del centravanti azzurro. L’andamento della partita sembra propendere a favore dell’Italia. Quattro minuti dopo su splendida azione di Chiesa dalla sinistra, Petagna in scivolata manca di un nulla l’appuntamento con il raddoppio. Ed è ancora la punta dell’Atalanta a presentarsi tutto solo al termine di una fulminea ripartenza verso l’area della Repubblica Ceca, assist per Berardi che si divora letteralmente il gol con un pallonetto che finisce sopra il montante. Scondo tempo dunque a senso unico, ma nell’unica vera sortita della Rep. Ceca succede l’inverosimile con la difesa azzurra disposta malissimo, Chory vede l’inserimento a rimorchio di Havlik che fa secco un incolpevole Donnarumma. Poi il dramma fatale: il difensore centrale Luftner, da quasi 30 metri con una strepitosa fucilata confeziona il 3-1. Cala il sipario con l’Italia costretta ad alzare bandiera bianca e con Di Biagio che non si da pace nella panchina decisamente poco azzurra.

Il Direttore editoriale – Foto Reuter

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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