Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è a Londra per assistere alla finale degli Europei.
E’ caos all’esterno dello stadio, dove gruppi di tifosi inglesi scatenati stanno provando a entrare senza biglietti per assistere alla finale.

Durante gli inni Nazionali su Wembley piove.

Le Formazioni ufficiali

INGHILTERRA (3-4-3): Pickford; Walker, Stones, Maguire; Trippier, Phillips, Rice, Shaw; Mount, Kane, Sterling. All. Southgate

ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Chiellini, Emerson Palmieri; Barella, Jorginho, Verratti; Chiesa, Immobile, Insigne. All. Mancini

CRONACA DELLA PARTITA:
Pronti, via e l’Inghilterra si porta in vantaggio dopo 120 secondi di gioco. Trippier, innescato dall’apertura di capitan Kane, trova spazio sulla fascia destra e ha il tempo di dosare il cross. All’altezza del secondo palo, Shaw è totalmente solo, sinistro al volo di contrabalzo con lo stico, 1-0 dopo.

L’Italia incassa il colpo nell’avvio da incubo e cerca di riorganizzare le fila, mentre Wembley è una bolgia e l’Inghilterra gioca a memoria con terreno di gioco scivoloso, continua a piovere ininterrottamente. Kane arretra e gestisce i palloni per i compagni, gli azzurri concedono spazi e faticano a trovare le misure e a salire. In avanti, l’Italiacrea poco. A centrocampo, i 5 uomini schierati da Southgate sono in costante superiorità numerica.
La manovra azzurra fa fatica a decollare, non arriva un pallone verso la porta di Pickford. Al 35′, prime tracce di azzurro. Chiesa prende palla a metà campo e fa tutto da solo, puntando dritto verso l’area: sinistro da 20 metri, palla fuori non di molto. Poi con il campo pesante ci prova Immobile a creare qualche problema alla difesa inglese. L’Italia deve tornare a giocare da gruppo, ma gli spazi sono pochi per recuperare il risultato. Occorre saltare l’ultimo uomo centrale per sfondare. Mancini chiede più velocità. Al termine della prima frazione sale in cattedra Jorginho che prova a distribuire palloni nelle due estremità. Gli azzurri, allora salgono facendo arretrare persino Sterling. Ma il gol del pareggio non arriva nemmeno durante i 4 minuti di recupero. Il primo tempo termina con l’Inghilterra in vantaggio.

In avvio di ripresa, l’Italia ha un’occasione con la punizione da 20 metri in posizione centrale. Insigne calcia cercando l’incrocio, palla fuori di un metro abbondante e chance sprecata al 50′. Al 56′ la percussione di Chiesa crea i presupposti per l’inserimento di Insigne, tiro-cross dal fondo e Pickford controlla con qualche difficoltà. Il portiere inglese è prodigioso al 61′, quando disinnesca la migliore opportunità azzurra: Chiesa si accentra e tira, la mano di Pickford evita il gol. L’1-1 arriva, meritato, al 67′. Mischia su corner da destra, palla sul palo dopo l’intervento di Verratti e Bonucci piomba per il tap-in vincente: 1-1. Bonucci in cattedra al 73′ con un lancio millimetrico per l’inserimento di Berardi, che solo davanti a Pickford non riesce a inquadrare la porta. Gli azzurri sembrano padroni del campo, l’Inghilterra non riesce a gestire il gioco con la fluidità vista nel primo tempo. L’Italia mantiene l’iniziativa, ma non arriva a impegnare Pickford. L’Inghilterra si limita a cercare le mischie su calcio piazzato: 1-1 al 90′, si va ai supplementari.

L’Italia, con una sostituzione dopo l’altra, cambia volto e inserisce forze fresche. Bernardeschi, Belotti, Locatelli provano a tenere alta la squadra. L’unico brivido arriva al 103′ con il cross di Emerson respinto da Pickford: Belotti non riesce a ribadire in rete. In apertura del secondo supplementare, brivido nell’area azzurra. Punizione dalla trequarti, Donnarumma in uscita sfiora il pallone che vaga nell’area tricolore prima che la difesa spazzi. Il pressing inglese aumenta, l’Italia non riesce a uscire dalla propria metà campo ma regge: 1-1 al 120′, calci di rigore.

RIGORI
La sequenza dei calci di rigore:

Berardi (Ita) gol;

Kane (Ing) gol;

Belotti (Ita) parato;

Maguire (Ing) gol;

Bonucci (Ita) gol;

Rashford (Ing) palo;

Bernardeschi (Ita) gol;

Sancho (Ing) parato;

Jorginho (Ita) parato;

Saka (Ing) parato.

Una vittoria meritata che rimarrà incisa nella pelle a tutti gli azzurri. Si concretizza un’altra notte magica. E’ adesso godiamocela….!!!

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Lapresse

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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