Combattere l’abuso di alcol e droghe fra gli adolescenti è una sfida complessa, ma non impossibile. A fornire una prova tangibile di questo è stata l’Islanda che ha avviato un programma di collaborazione fra Stato e cittadini che nel corso degli ultimi 20 anni ha dato risultati strabilianti: basti pensare che dal 1998 al 2016, la percentuale di giovani, compresa tra i 15 e i 16 anni, che abusa di alcol è scesa dal 48% al 5%, mentre quella che fuma cannabis dal 17% al 7%. Anche i fumatori di sigarette sono fortemente calati: dal 23% al 3%.

Questo significa che ora i giovani islandesi sono i più salutisti d’Europa. Davvero un bel cambiamento! Ma come si è reso possibile tutto questo?

Ebbene, il programma vincente affonda le proprie radici in una tesi di dottorato scritta a New York dal professore di psicologia statunitense Harvey Milkman; i suoi studi mettevano in relazione il consumo di droghe e alcol e la predisposizione allo stress di alcune persone. Nel 1991, Milkman venne inviato in Islanda per diffondere i suoi studi e la sua idea piacque a tal punto da portare le autorità islandesi a chiedergli di iniziare un progetto con i giovani isolani.

Fu così che prese vita “Youth in Iceland”, un programma nazionale di recupero che coinvolgeva genitori e scuole. Si iniziò eliminando le pubblicità di sigarette e bevande alcoliche, i minori di 18 anni non potevano più comprare sigarette e chi non aveva compiuto 20 anni non poteva acquistare alcol. Venne introdotto anche un coprifuoco fra gli adolescenti tra i 13 e i 16 anni: rientro a casa alle 10:00 di sera in inverno, a mezzanotte d’estate.

Oltre a tutto questo e ai consueti programmi di prevenzione ed educazione dei giovani sui rischi legati all’abuso di droghe e alcol, vennero introdotte anche molteplici attività extrascolastiche, di tipo artistico e sportivo. I giovani potevano così ricavare un benessere notevole dallo svolgimento di queste attività e dal semplice fatto di stare insieme.

Un esempio chiaro e virtuoso di come la collaborazione reale tra Stato e cittadini possa dare frutti incredibili. E’ vero che i costi di un progetto simile sono notevoli, ma i risultati valgono lo sforzo.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui