La strage compiuta questa mattina a Tartus e Jableh è stata rivendicata dall’Isis.

Le due roccaforti del regime in Siria hanno visto l’esplosione simultanea di sette autobomba, che hanno causato oltre 100 morti e decine di feriti.

Quattro le esplosioni, di cui almeno una causata da un attentatore suicida, che hanno colpito Jableh, come ha spiegato il direttore dell’Osservatorio Rami Abdel Rahman, che ha parlato di attacchi “senza precedenti” contro le due città costiere.

Altre tre deflagrazioni, almeno una delle quali provocata da un kamikaze, hanno colpito Tartus. Secondo l’agenzia di stampa Sana, a Tartus sono entrati in azione tre attentatori kamikaze nella zona occidentale della città. Un’autobomba è esplosa nei pressi di una fermata dell’autobus, un attentatore suicida si è fatto saltare in aria all’interno della stazione del bus e un terzo ha azionato la sua cintura esplosiva in una zona residenziale zona di fronte, ha spiegato l’agenzia.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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