Oggi, 23 novembre, è bene fermarsi almeno un instante per ricordare il terribile terremoto in Irpinia del 1980. Alle ore 19:34, quando in molti erano rientrati a casa dal lavoro e si apprestavano a cenare la terra tremò per un minuto e mezzo e distrusse case, ospedali, chiese, interi paesi e le esistenze dei loro abitanti, in moltissimi rimasti sepolti vivi sotto le macerie.

Il sisma, di magnitudo di 6.9 provocò 2.914 morti, 8.848 feriti e circa 300mila senzatetto. 150 mila le abitazioni distrutte, interi paesi isolati per giorni.

Il sisma colpì 8 province della Campania e della Basilicata. Alcuni comuni vicini all’epicentro, tra i quali Sant’Angelo dei Lombardi, Lioni, Conza della Campania, Laviamo, Muro Lucano, furono quasi rasi al suolo, altri gravemente danneggiati.

Le tre province maggiormente colpite furono quelle di Avellino (103 comuni), Salerno (66) e Potenza (45).

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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