Attentato esplosivo contro militari italiani nel Kurdistan iracheno: cinque i feriti, di cui tre in gravi condizioni, ma non in pericolo di vita secondo i medici che li hanno in cura. Lo riferisce l’ambasciatore italiano a Baghdad Bruno Antonio Pasquino. Dei tre feriti gravi, uno ha riportato un’emorragia interna; un altro ha perso alcune dita di un piede e il terzo ha gravissime lesioni a entrambe le gambe, una gamba è stata amputata. Gli altri due militari coinvolti nell’esplosione, invece, hanno riportato micro fratture e lesioni minori. Si tratta di Marco Pisani, Paolo Piseddu, Andrea Quarto, Emanuele Valenza, Michele Tedesco.
L’ambasciatore italiano a Baghdad: domani notizie più chiare su decorso militari “Non sono in pericolo di vita” e “domani si avranno notizie più chiare sul decorso” ha detto a RaiNews24 Bruno Antonio Pasquino. “Non sono in pericolo di vita, lo confermo: domani mattina si avranno notizie più chiare sul decorso, uno solo dei militari ha subito delle gravi ferite a una gamba, che è stata amputata”, ha detto, “Lo hanno riferito i medici anche a noi”.
Quanto alla dinamica dell’accaduto, le indagini “le stanno centralizzando la coalizione e il nostro ministero della Difesa, posso riferire quello che abbiamo verificato a Baghdad, perché i soldati sono qui all’ospedale militare”, ha chiarito il diplomatico. “Ringraziando Dio, ci viene confermato che le condizioni non sono così gravi da far temere peggioramenti”, ha concluso Pasquino, “Domani mattina bisognerà vedere il decorso, poi – prima possibile, dipendendo dalle condizioni fisiche dei cinque militari – immagino che sarà organizzato il loro rientro in Italia”.