Adesso è certificata, adesso si può parlare di crisi interista.
Almeno dopo il KO, pronosticabile, ma troppo netto, allo Juventus Stadium, che ha quasi sancito l’eliminazione dei nerazzurri dalla Tim Cup.
In campionato l’Inter ha ottenuto 5 punti in 5 gare, evidenziando limiti difensivi ed offensivi che solo le strepitose parate di Handanovic avevano fin qui nascosto.
Parlare di crisi può sembrare un paradosso, data la classifica che vede gli uomini di Mancini quarti poco distanti dalla vetta.
I problemi sono di gioco.
Mancini, nonostante i 100 milioni fatti spendere al suo presidente nella campagna estiva, non è ancora riuscito a dare un gioco alla squadra.
Gli attaccanti segnano meno del previsto, i difensori concedono troppo, e il centrocampo deficita tecnicamente, facendosi sempre sovrastare dagli avversari.
I problemi sono anche nello spogliatoio, dove Mancini bacchetta spesso i suoi attaccanti, Icardi in particolare, reo, a detta del tecnico, di giocare con troppa sufficienza e di mangiarsi troppi gol, anche se questa teoria viene confutata dai dati che vedono Icardi il capocannoniere dell’Inter con 8 reti.
Occorrerebbe sul mercato un playmaker di qualità, individuato in Banega, che molto probabilmente però arriverà solo a giugno, magari insieme a quel Soriano tanto corteggiato in questa sessione di mercato, ma di cui la Sampdoria non dovrebbe privarsi.
Intanto in casa nerazzurra pronto Eder, già convocabile nel derby, e carico per aumentare l’incisività offensiva dell’Inter.

A cura di Giacomo Biondi

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui