E’ pronto in tavola. Oggi nel menù, abbiamo una zuppa di calabroni come primo, vermi assortiti in salmì e per contorno una bella insalata di cavallette. Per dessert potete gustare una bella torta di ragni, calda calda.

Non è un Pesce d’ Aprile, anche perchè siamo ancora a Marzo, ma questo menù potrebbe essere adottato, a breve, da molti ristoranti, anche italiani.
Sono finiti i tempi in cui queste ‘prelibatezze’, potevano assaporarle solo in asia centrale, ora rischiamo seriamente di ritrovarcele sotto casa.
L’Europa, infatti, ha detto sì all’introduzione di insetti e affini a tavola, anche per un minor impatto ambientale.

Certo, passare dalla carbonara con uova e pancetta, agli spaghetti con sugo di larva non sarà così automatico, soprattutto per noi italiani.
Gli insetti, quindi, saranno impiegati come cibo vero e proprio e allevati secondo determinate norme.
Non so voi, ma pensare di andare al mercato e vedere il reparto scorpioni, grilli, falene e formiche non mi entusiasma per nulla.
Sarà, forse, perchè sono, ancora, legato alla cucina mediterranea scevra di insetti assortiti, ma questo ‘new food’ credo sia molto duro da mandare giù.
Per carità, che questi piccoli animaletti siano ricchi di proteine e possano fare anche bene, nessuno lo mette in dubbio, ma che arrivino a trasformare le nostre abitudini alimentari così radicalmente, non ci credo tanto.

Certo, se un giorno le risorse che noi tutti conosciamo bene si esauriranno, saremo costretti a virare su altri lidi e magari non potremo più fare a meno di uno scarafaggio al mattino, un punteruolo rosso al pomeriggio e una mantide religiosa alla sera. Saremo ‘insetti dipendenti’ e non potremo più vivere senza questo tipo di alimenti.

Se questo è il cibo del futuro, vorrei lasciare questo mondo, giusto un giorno prima dell’ inizio di questa nuova era. Chissà quando questo cambiamento avverrà, fra 10, 30, 40 o 50 anni magari, ma come tutte le cose che sono successe in questi secoli (a tavola e non solo), dovremo accettare anche questo, farcene una ragione e proseguire con la nostra vita.

Non so come la prendereanno i cultori della cucina vegetariana e vegana e soprattutto se si faranno tentare e magari sgranocchieranno, anche loro, uno scorpione del deserto del Sahara. Intanto nei vari programmi, hanno cominciato già a introdurre questo tema, facendo vedere alcune persone che cucinano e mangiano insetti, anche con un certo gusto. Per questa gente sembrava tutto normale ma io, dentro di me, invece, provavo un certo disgusto nel vedere certe scene. Comunque, a parte gli scherzi, se questa nuova dieta potrà portarci dei benefici ben vengano gli insetti a tavola, ma il più tardi possibile però.

A cura di Nicola Luccarelli

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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