Con il riesame delle domande per l’accesso all’Ape sociale e alla pensione anticipata per i precoci possono essere accettate nel complesso oltre 46.000 domande a fronte delle 66.000 arrivate e delle 60.000 previste.
Emerge da stime Inps riferite da partecipanti all’incontro Governo-sindacati.
In pratica dopo i nuovi indirizzi del ministero del Lavoro potrebbero essere accettate circa 26.500 domande per l’Ape sociale (su 39.777 arrivate, il 75% delle 35.000 previste) e 20.000 per i lavoratori precoci (su 26.632 arrivate, l’80% delle 25.000 previste).
L’Ape sociale è un’indennità a carico dello Stato erogata dall’Inps a soggetti in determinate condizioni previste dalla legge che abbiano compiuto almeno 63 anni di età e che non siano già titolari di pensione diretta in Italia o all’estero.
L’indennità è corrisposta, a domanda, fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia, ovvero fino al conseguimento della pensione anticipata.