Quanto conta la comunicazione sulla nostra salute? Tanto, tantissimo. Se vogliamo vivere ancora a lungo, dobbiamo comunicare con chi di dovere, informandoci e facendolo bene. Troppe sono le cose che, abitualmente facciamo, mangiamo e beviamo, che ci fanno del male. Spesso non ci teniamo in forma abbastanza, corriamo troppo o troppo poco, facciamo troppa palestra o troppo poca.

Insomma, esageriamo in un senso o nell’altro, faticando, e non poco, ha trovare il nostro equilibrio interiore. Il più delle volte non conosciamo i valori nutrizionali di quello che ingeriamo, ma in tanti altri casi, non vogliamo saperlo, preferendo di gran lunga il cibo spazzatura a quello salutare. Ormai, siamo bombardati da informazioni trasmesse da tv e internet, su malattie trasmissibili e non, e soprattutto, da campagne di prevenzione per questo o quel disturbo. Diciamo che nell’era moderna, avremmo tutti gli strumenti necessari (dai medici in carne ossa, i libri e riviste specializzate, internet e programmi tv), per conoscere e combattere i nostri problemi di salute, anche quelli più seri. Abbiamo tante informazioni in più, rispetto a 50 anni fa, e la medicina, la ricerca hanno fatto passi da gigante, puntando, quasi esclusivamente, sulla corretta comunicazione tra le parti (medico e paziente).

Ci sono ancora, però, alcune persone che superano, pericolosamente, il limite. Tantissima gente si avvicina alle diete con molta sicurezza, forse un po’ troppa. Le diete vanno, sempre e comunque, prese con le pinze, perchè una dieta fatta in casa, senza aver prima consultato il medico, potrebbe danneggiarci, anzichè farci del bene. Questo aspetto lo sto riscontrando in un tipo di dieta, decisamente al limite, come quella vegana. Questo modo di mangiare (considerato più uno stile di vita per i cultori del genere), non è adatto, però, a tutti gli stomaci. Non lo dico io, ma tanti dietisti che sconsigliano di intraprendere un certo tipo di cammino alimentare, senza aver prima fatto tutte le analisi del caso. Per molti questo stile di vita può, sicuramente, portare a un giovamento interiore ed esteriore, ma per un altro target più variegato e ampio, decisamente no. Anche in questo caso, si rischia seriamente di andare incontro a problematiche di un certo tipo. Comunicare bene, far capire e capirsi meglio, e quindi distinguere tra elementi buoni e cattivi, è sempre la cosa corretta da fare. Non ci si dovrebbe mai curare da soli, o pretendere di essere medici di se stessi, anche se a debilitare il nostro fisico, fosse un semplice raffreddore. E’ sempre meglio prevenire che curare e ora possiamo farlo con un po’ più di risolutezza. Come la legge non deve ammettere ignoranza, anche il malato deve conoscere cosa lo affligge e non solo come farselo curare, ma anche e, soprattutto, come evitare che ricapiti.

Informarsi per vivere meglio, deve essere il nostro motto. Condurre una vita sana e piena, sarà sempre la ricetta giusta. Si è fatto tanto, fino a questo momento, per formare e informare le nuove generazioni, ma non ci si deve fermare qui. La comunicazione è sempre importante, a tutti i livelli, a maggior ragione, quando la posta in palio è la salute.

A cura di Nicola Luccarelli

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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