I magistrati della Procura di Palermo, i carabinieri del Ros e il Gico della Finanza avrebbero individuato un covo utilizzato dal boss Matteo Messina Denaro.

Oltre all’appartamento di vicolo San Vito a Campobello di Mazara, individuato ieri, il capomafia avrebbe fatto realizzare una sorta di bunker all’interno di un’altra abitazione nella stessa area. Si tratta di una stanza blindata a cui si accede dal fondo scorrevole di un armadio, in una casa al primo piano di una palazzina di via Maggiore Toselli 34.

Il nascondiglio, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe adiacente all’abitazione già individuata in via Cb1 dove il capomafia ha passato gli ultimi sei mesi di latitanza. Il covo, considerata la sua conformazione, potrebbe contenere documenti e materiali più importanti rispetto a quelli scovati nell’appartamento di proprietà di Andrea Bonafede. Il procuratore aggiunto Paolo Guido, insieme al comandante del Ros, Lucio Arcidiacono, si sono recati sul luogo.

A cura di Elena Mambelli – Foto ImagoEconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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