Stamane all’1,45 la piccola INDI di 8 mesi è mancata all’amore dei suoi cari e di tutti coloro che in questi giorni hanno vissuto con apprensione la sua breve e sofferta storia.
DEAN GREGORY, il papà, ha esternato tutta la sua rabbia e il suo odio gridando: “Il Regno Unito l’ha condannata a morte.”
Poi ha aggiunto: “Mia figlia è morta, la mia vita è finita all’1.45. Il servizio sanitario nazionale e i tribunali non solo le hanno tolto la possibilità di vivere, ma le hanno tolto anche la dignità di morire nella sua casa. Sono riusciti a prendere il corpo e la dignità di Indi, ma non potranno mai prendere la sua anima. Sapevo che era speciale dal giorno in cui è nata, hanno cercato di sbarazzarsi di lei senza che nessuno lo sapesse ma io e Claire ci siamo assicurati che sarebbe stata ricordata per sempre. Io e mia moglie Clare siamo arrabbiati, affranti e pieni di vergogna. Il servizio sanitario nazionale e i tribunali non solo le hanno tolto la possibilità di vivere, ma le hanno tolto anche la dignità di morire nella sua casa. Sono riusciti a prendere il corpo e la dignità di Indi, ma non potranno mai prendere la sua anima. Sapevo che era speciale dal giorno in cui è nata, hanno cercato di sbarazzarsi di lei senza che nessuno lo sapesse ma io e Clare ci siamo assicurati che sarebbe stata ricordata per sempre.”!
I commenti:
PRO VITA&FAMIGLIA, ha dichiarato: “Indi Gregory è morta. La bimba inglese è stata uccisa, nel suo miglior interesse, da un sistema sanitario e legale impregnato di barbara cultura eutanasica, che ha rifiutato anche solo di tentare la differente proposta clinica dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma soffocando l’amore dei suoi genitori nelle aule di tribunale.”
GIORGIA MELONI, ha così commentato tale tragedia: “Abbiamo fatto tutto quello che potevamo, tutto il possibile. Purtroppo non è bastato. Buon viaggio piccola Indi.”
MATTEO SALVINI, ha espresso il suo dolore, affermando: “La piccola Indi Gregory non c’è più, una notizia che non avremmo mai voluto leggere. Il governo italiano ha fatto il massimo, offrendosi di curarla nel nostro Paese, purtroppo senza successo. Una commossa preghiera per lei e un sincero abbraccio ai suoi genitori.”
Per la cronaca, INDI GREGORY era affetta da una grava patologia, una malattia “mitocondriale”.
Il genetista Giuseppe Novelli, dell’Università di Roma Tor Vergata, ha spiegato: “È una malattia mitocondriale rarissima, per la quale al momento non c’è una cura e con una limitata speranza di vita, anche con una terapia di supporto. E’ una malattia complessa nella quale viene colpito il gene chiamato SLC25A1, del quale la bambina ha ricevuto due copie mutate. La malattia si trasmette infatti se vengono ereditate due copie del gene mutato da entrambi i genitori. In un organismo sano il gene SLC25A1 è un gene trasportatore, specializzato nel trasportare il citrato, fondamentale per produrre l’Atp, ossia il composto chimico chiamato adenosina trifosfato, che fornisce alla cellula l’energia necessaria per funzionare. Se il gene non funziona, alle cellule viene a mancare l’energia. Al momento è una malattia fatale e un domani una possibile soluzione potrebbe essere nella terapia genica. Sono in corso i primi test su una malattia simile, ma siamo a livello sperimentale e la strada è ancora lunga.”
Uniamoci tutti in una grande e unica “corale” preghiera per questa bimba, per Indi, e in un infinito abbraccio ai sui genitori, con le più sentite condoglianze della Redazione de “Il Popolano” e di tutti i suoi lettori.
A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto Imagoeconomica