Juve-Inter, della domenica sera, non si gioca a porte chiuse, mentre solo tre giorni dopo, nello stesso stadio, può andare in onda Juve-Milan, ed a porte aperte?

O certo, ci sarà il divieto di ingresso per chi proviene dalle regioni colpite, ma in questo caso i torinesi ed i piemontesi in generale, possono entrare? Oppure, a nord, solo valdostani e friulani possono entrare? E il “famoso” virus nel nome del quale si rinvia anche la partita del Friuli dove contagiati non ce ne sono?

Ancora più allucinante è poi quanto dichiarato da Paolo Dal Pino, presidente della Lega di Serie A, in risposta all’AD interista Marotta; secondo Dal Pino, l’Inter avrebbe rifiutato di giocare, lunedì 2 marzo, di sera ed a porte aperte, perché giocare a porte chiuse, sempre secondo il presidente della Lega, sarebbe stato un pessimo biglietto da visita per l’Italia!!!
Ma come, la domenica sera non si può giocare a porte aperte, mentre si può andare in campo la sera dopo? E nel frattempo cosa è successo al COVID-19? È tutto finito e si può tranquillamente tornare alla normalità come nulla fosse successo?

Sarà, ma viene il sospetto che un presidente “fortemente voluto” dal laziale Lotito (e guarda caso la Lazio, prima in classifica, gioca sempre e pur senza avere altri impegni che il campionato!), abbia la stessa credibilità di tanti nostri ministri, che se parli di competenze e conoscenze devono consultare il vocabolario per vederne il significato!

Dunque non si vuole dare un’immagine sbagliata del calcio e del nostro Paese in cotanta difficile situazione? Allora cominciamo a far giocare o tutti o nessuno, impedendo che siano i singoli interessi a prevalere, così Udinese-Fiorentina si gioca regolarmente dato che in Friuli non ci sono “unti” e non si falsa un bel nulla, oppure centra la lotta per non retrocedere, le solite pastette che il 13 maggio sono magari più facili e, perché no, il fatto che i friulani non rimborsano biglietti e quote abbonamenti?

L’Italia è un Paese dove i danni all’immagine sono giornalieri sempre e vuoi che il calcio non contribuisca con le sue decisioni che non sono uguali neppure tra le varie leghe calcistiche?

Al calcio italiota mancava sicuramente un dirigente “illuminato” (o allucinato) come il signor Dal Pino! APPLAUSI!!!

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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