Abbiamo sentito uno scoppio, la puzza di gomma bruciata e di gas. Subito è andata via la luce e siamo scesi in strada”. A raccontarlo dei condomini di un palazzo di riva Ostiense a pochi metri dal ponte dell’Industria, a Roma conosciuto come il ponte di Ferro, danneggiato dal rogo della scorsa notte. “Si sono sentite anche delle grida di aiuto venire dagli accampamenti lungo il Tevere – racconta un altro – poi abbiamo visto le fiamme. Pian piano abbiamo visto il rogo crescere e avvolgere il ponte”. “La cosa più impressionante è stata l’impossibilità di agire davanti a un incendio che si propagava- racconta una condomina – probabilmente a causa del gas e dei cavi elettrici. Abbiamo visto l’incendio crescere sempre di più. Un rogo avvenuto a pochi metri dall’accademia dei vigili del fuoco e dalla sede dei sommozzatori”.

Mentre un altro abitante racconta: “E’ stata una serata terribile, le fiamme erano altissime. Ho avuto paura. Sotto al ponte ci sono le tubature del gas, il timore era che potesse saltare tutto in aria prima che chiudessero il gas”. E c’è chi ora pensa alle ripercussioni sulla vita di tutti i giorni. “Passavo su quel ponte tutti i giorni per andare a lavorare. Ora rimarremo così per anni.

Sarà un disastro per chi abita qui”. Le fiamme, secondo le prime ipotesi, sarebbero partite e alimentate dalle sterpaglie. L’incendio, sviluppato nella parte sottostante al ponte, si sarebbe poi propagato a cavi elettrici e alcune tubature del gas avvolgendo poi la struttura. Ma emerge anche l’ipotesi, ritenuta la più probabile, del fornelletto di un clochard. Le fiamme potrebbero essere partite dal sottopasso, dove erano presenti alcuni ricoveri di fortuna abitati da senzatetto.

A cura di Angelo Cordati – Foto ANSA

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui