VIA CONDOTTI BABBO NATALE IN AUTO AUTOMOBILE FIAT 500

Città quasi deserte il giorno della vigilia di Natale e lo sarà anche domani senza indugi.

Con l’Italia in zona rossa le saracinesche sono rimaste abbassate.
Le strade sono vuote anche se qualcuno si concede una passeggiata per gli ultimi acquisti.

C’è movimento solo intorno ai negozi di generi alimentari. Da Milano a Palermo, l’impressione è quella di essere tornati in primavera con qualche concessione in più, ma tutto appare surreale e si vive nell’incredulità con un pizzico di speranza volto al futuro.

A Milano sono vuoti Castello Sforzesco e Parco Sempione, pochi in giro anche in piazza Duomo e nella Galleria Vittoria Emanuele. Anche perché si tratta di una vigilia “blindata” con imponenti controlli delle forze dell’ordine.

La città di Pescara è stata sorvolata per alcune ore dall’elicottero della Polizia. Non si registrano, fino ad ora, particolari problemi, ma c’è massima attenzione ai luoghi della movida, dove anche ieri non sono mancati gli assembramenti.

Poca gente in giro a Palermo e strade semi vuote illuminate da un sole primaverile dove sono affollati i mercati popolari come quello in via Montalbo, Ballarò e il Capo, oggi infatti in molte regioni si percepisce un caldo anomalo, come in Emilia Romagna, dove pure Bologna vive le sue restrizioni e di persone in giro se ne vedono pochissime.

Ma anche a Torino in Piazza Castello e per lungo corso Francia, come nella capitale, gli italiani si spostano dalle loro residenze solo per gli ultimi acquisti di generi alimentari o per l’ultimo regalo di profumeria, o per chi sta diventando mamma e papà per un domani che sarà la destinazione di chi verrà alla luce.

E a Firenze l’Arno e silente quasi triste sotto il Ponte Vecchio dove gli orafi non brillano più, piazza Signoria splende di bellezza come lo stesso Duomo, ma non s’incontra un turista per strada.

A Verona, come a Venezia, Vicenza e Padova, città del Veneto, c’è grande senso di responsabilità dopo il crescere dei contagi e per questo i luoghi sono praticamente deserti con le saracinesche abbassate dei ristoranti e negozi.

Ricordiamo che dalle 18, anche nei giorni di zona arancione, è sempre vietato consumare cibi e bevande all’aperto o in luoghi aperti al pubblico, nei giorni di zona rossa – 24, 25, 26 e 27 dicembre, 31 dicembre, 1, 2 e 3 gennaio e 5 e 6 gennaio – si può uscire di casa solo per comprovate necessità, motivi di salute o di lavoro, ma è consentito, dalle 5 alle 22, una sola volta al giorno, spostarsi per fare visita a parenti o amici, nel limite massimo di due persone.

Questo è il Natale che ci ha riservato un nemico sconosciuto. E per questo chiediamo a Babbo Natale di non vedere piu’ le persone con le mascherine e di poter riabbracciare i nostri cari nel 2021 come ci ha sempre riservato la vita normale, quella sana di tutti giorni; anche se, l’uomo si sta troppo approfittando della natura.

BUON NATALE ITALIA

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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