Neppure il periodo del lockdown, con le abitazioni obbligatoriamente “presidiate”, ha trattenuto i truffatori. Malgrado ciò il reato di truffa è sceso al 13,3 per cento rispetto al 17 per cento dello scorso anno. 

Questo dato emerge dal report elaborato dal servizio analisi della polizia criminale.
Il documento ha esaminato l’andamento dei reati di truffa – con un occhio particolare a quelli in danno degli anziani – da gennaio a luglio 2020, messo a confronto con l’analogo periodo dell’anno precedente. Poiché gli over 65 sono in aumento, a oggi superano il 23,2 per cento della popolazione italiana, le forze di polizia devono sapersi adeguare al cambiamento di una nazione che via via è sempre più anziana. La prevenzione del fenomeno parte dall’individuazione di efficaci strategie di difesa attraverso l’analisi dei principali modus operandi criminosi. Nel periodo del lockdown sono stati rilevati raggiri attuati mediante uso di false divise o tesserini da operatori sanitari che a domicilio millantavano di eseguire gratuitamente il tampone per l’accertamento del Covid-19 e, una volta nell’abitazione, facevano razzia di denaro e oggetti preziosi.

Le truffe sono reati di cui spesso sono vittime le persone anziane, commesse da individui non della famiglia, soprattutto presso le loro abitazioni. Il truffatore trae in inganno la vittima con raggiri approfittando della sua ingenuità, facendo affidamento alle sue ridotte capacità di reazione e al suo bisogno di avere relazioni sociali. A sua volta l’anziano che subisce la truffa riceve un duplice danno, quello economico e quello forse più difficile da superare, della vergogna, che spesso porta a non denunciare il reato subito. In quest’ottica appare indispensabile un’attività di prevenzione mirata a far crescere il rapporto di fiducia nelle forze dell’ordine e la consapevolezza dei pericoli cui gli anziani sono maggiormente esposti.

Le regioni più colpite sono il Piemonte, la Lombardia, la Liguria, l’Emilia Romagna, il Lazio e la Campania. Le vittime sono di età compresa tra i sessantacinque e gli ottanta anni, soglia oltre la quale il sesso femminile supera quello maschile.

Il vice Direttore Ugo Vandelli – Fotolia

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Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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