IN CERCA DI UN GENIO

Siamo in piena estate, luglio e’ un mese immerso nella luce, e allora in questa estate un po’ bizzarra e strana, proviamo con la fantasia ad andare indietro nel tempo per metterci alla ricerca di… un uomo… meglio di un genio a 360°… Leonardo da Vinci!

Immaginiamo di parlare con Leonardo, che si fa cicerone tra le sue macchine, ci spiega i suoi disegni sullo studio del corpo umano, ci racconta come da giovane aveva dei sogni, che con la sua genialita’ ha realizzato, come un bambino tra i suo giocattoli preferiti.
“Gli uomini di genio a volte realizzano di piu’ quando lavorano di meno, perche’ stanno pensando invenzioni, e formando nelle loro menti l’idea perfetta, che successivamente esprimono con le loro mani”.

Leonardo di ser Piero da Vinci nasce il 15 aprile 1452 a Vinci, una borgata di poche case, a ridosso di un castello medievale, posto sulle pendici del Montalbano.
Uomo d’ingegno e talento universale del Rinascimento, incarno’ in pieno lo spirito della sua epoca, portandolo alle maggiori forme di espressione nei piu’ disparati campi dell’’arte e della conoscenza, occupandosi di architettura, scultura, anatomia, musica.

E’ considerato uno dei piu’ grandi geni dell’umanita’.
Ma se incontrassimo Leonardo in questa estate post Covid, cosa pensiamo che ci direbbe?
Certamente avrebbe un messaggio per noi, ma schietto e senza mezzi termini.
Ci direbbe “…Arricchitevi, e conquistate la terra, sappiate farvi amici i potenti che vi aiuteranno, finanziandovi, a realizzare le vostre scoperte e le vostre conquiste…”
Direte: impazzita?

E’ un messaggio brutale, che non corrisponde all’immagine del Leonardo universalista, uomo di pace, benefattore, l’idea che abbiamo tutti di quel gran genio.
Ma forse noi abbiamo un immagine di Leonardo da Vinci che non corrisponde alla realta’, dobbiamo comprendere come ha vissuto, e in che modo ha potuto fare le sue scoperte, e le sue invenzioni.

Leonardo non si curava troppo del fatto che, se realizzate, le sue strutture belliche avrebbero provocato molte piu’ vittime tra gli uomini…per lui era fondamentale ottenere la benevolenza e il favore de potenti, italiani o francesi, al fine di ottenere denaro, vale a dire soldi, che gli avrebbero consentito di continuare ad elaborare idee, progetti, e realizzazioni artistiche straordinarie.

Viviamo tempi confusi, io non lo vedrei come un esempio di ordine etico, paradossalmente lo vedo come un uomo moderno, che interpreta i bisogni dell’arricchimento, ma attraverso la scoperta.
E allora?

Inutile negarlo, in realta’ il nostro mondo moderno non e’ fondato sui valori dell’umilta’ e della poverta’, anzi ne e’ molto distante in questa perpetua ricerca del costante sviluppo economico.
Gli italiani oggi sono meno informati, meno interessati alla politica, soprattutto poco interessati al fatto che, nella nostra societa, per tenerla in piedi, occorre agire nell’interesse comune.
Dovrebbe essere questo’ il fine dell’agire politico.

E allora, penso, che di Leonardo dobbiamo ereditare il sogno, la visione, la preveggenza.
In una parola, osservare la natura e l’uomo, come lui faceva, tanto da studiare una citta’ ideale, sviluppata in verticale, per migliorare le condizioni di vita urbana, e di fruizione del contesto.

Ci direbbe di avere coraggio, di scandagliare ogni pensiero, di non essere gregge, di coltivare una “vision” non canonica e statica, dove la narrazione del “quadro” non sia data dall’immagine, ma dalle relazioni umane, e dai loro dettagli.
La sua ossessione per la perfezione non era altro che la sua filosofia, e il suo filo conduttore per immaginare il futuro!

Ai giovani direbbe di non essere superficiali, di non interessarsi al quantum, ma al come, perche’ la cultura non puo’ essere altro che “curiosita’”applicata!

A cura di Sandra Vezzani editorialista – Foto Ansa

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Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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