Il “docente esperto” è la nuova figura nella scuola italiana inserita all’interno della bozza del decreto legge Aiuti bis, una delle ultime riforme del governo Draghi.

Ma chi è il “docente esperto” e come si accede alla qualifica?

“I docenti di ruolo che abbiano conseguito una valutazione positiva nel superamento di tre percorsi formativi consecutivi e non sovrapponibili” così si legge nella bozza, potranno accedere alla qualifica di docente esperto maturando conseguentemente “il diritto ad un assegno annuale ad personam di importo pari a 5.650 euro che si somma al trattamento stipendiale in godimento”. Quindi un aumento di circa 400 euro al mese in busta paga rispetto agli altri professori.

Per diventare “prof esperto” sarà quindi necessario effettuare un lungo percorso formativo di circa nove anni e, altra condizione, dovrà “rimanere nella istituzione scolastica per almeno il triennio successivo al conseguimento di suddetta qualifica” è specificato nella bozza del Dl Aiuti bis. Inoltre, i professori esperti non potranno essere più di 8mila all’anno con un calcolo che verrà eseguito a partire dall’anno scolastico 2023-33 e per altri quattro anni, quindi gli esiti complessivi della riforma saranno visibili tra dieci anni.

I prof ‘esperti’ saranno selezionati tra i docenti di ruolo e, una volta superati con valutazione positiva i tre percorsi formativi previsti, non cambieranno mansioni e funzioni.

A cura di Renato Lolli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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