Con ben 36 gol realizzati nello scorso campionato di serie A Ciro Immobile ha ricevuto a Roma il premio “Scarpa d’Oro 2020”, precedendo due fuoriclasse come Lewandowski e Cristiano Ronaldo nella corsa al titolo.

La premiazione si è svolta al Campidoglio, dove l’attaccante, visibilmente emozionato, è stato accompagnato dalla famiglia al completo e da Angelo Peruzzi e Stefanu Radu in rappresentanza della Lazio.

Ad accogliere gli ospiti la sindaca Virginia Raggi: “La consegna di questo premio è un motivo di orgoglio per la città di Roma e per tutta l’Italia. E sono particolarmente felice che a vincerlo sia un grande calciatore e un bravissimo ragazzo. Conosco bene lui e la sua famiglia, sono persone fantastiche e lo testimoniano anche le iniziative di solidarietà che hanno fatto per l’ospedale Bambino Gesù”.

La cerimonia è stata preceduta dalla proiezione di un video con i 36 gol realizzati dall’attaccante biancoceleste, subito dopo il presidente della Lazio Claudio Lotito ha preso la parola: “Immobile è entrato nella mente e nel cuore delle persone, di tutti i cittadini non solo i tifosi. Lui traduce in fatti concreti lo sforzo di tutta la squadra. Questo elemento è fondamentale per un calciatore perché quando si raggiungono certi obiettivi ci si allontana dalla gente. Lui è rimasto uno di noi, uno del popolo e questo colpisce le persone perché ha una famiglia che gli ha trasmesso questi valori e lui li trasmette alla sua”.

Dopo la consegna del premio da parte di Virginia Raggi e Claudio Lotito, Immobile ha firmato la sua maglia da donare al figlio della sindaca di Roma, poi ha commentato il significato di questo prestigioso riconoscimento: “Quando vedo questo premio mi viene la voglia di fare di più, magari insieme ai miei compagni che mi hanno messo nelle condizioni di poter vincere questo titolo. Quando indosso la maglia della Lazio è come avere una seconda pelle. In tutti questi anni, nonostante gli errori fatti, sono sempre uscito dal campo con la maglia sudata ma ho fatto tantissimi gol e questo resta nella storia e nella statistica. Voglio che la gente si ricordi di me – conclude Immobile – anche per quello che sono fuori dal campo”.

articolo e foto a cura di Franco Buttaro

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Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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