Polizia

In attesa della messa in atto dei provvedimenti atti a risolvere la situazione dei migranti in Europa, la Danimarca aveva bloccato ieri il traffico ferroviario con la Germania “a tempo indeterminato”, e aveva chiuso l’autostrada che funge da collegamento fra Copenaghen e la cittadina di Padborg, al confine tedesco.

La causa era, naturalmente, il grande afflusso di “centinaia di migranti” che dalla Germania puntavano a raggiungere la Svezia senza farsi registrare dalle autorità tedesche.

Stando a quanto riportato dai media locali, il suddetto blocco sarebbe già stato rimosso dalle autorità e anche le ferrovie danesi avrebbero ripreso i collegamenti con la Germania.

La barriera contro i profughi da parte della Danimarca è stata fatta lo stesso giorno in cui il presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, aveva fatto appello a tutti gli Stati membri per approvare il piano Ue sulle quote di ricollocamento: “A maggio abbiamo proposto un sistema per 40mila accoglienze – aveva detto Juncker – ora il secondo sistema è destinato a ridistribuire in modo obbligatorio 120mila persone da Italia, Grecia e Ungheria”.

Imprevedibilmente, il governo Orban ha mutato atteggiamento, decidendo di mettere a disposizione dei bus per i migranti che attraversano il confine dalla Serbia. I mezzi viaggiano verso Gyor, a due passi dal confine con l’Austria. Mentre nella stazione Keleti a Budapest a centinaia vengono fatti salire sui treni per Vienna o Monaco.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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