E’ di origine italiana la seconda volontaria in assoluto a testare il prototipo di vaccino sviluppato dall’università di Oxford contro il Coronavirus. Si chiama Elisa Granato.

E stata proprio lei – ricercatrice – a inaugurare nel giorno del suo 32° compleanno, subito dopo il collega Edward O’Neill, la prima fase clinica di sperimentazione umana del vaccino messo a punto dal Jenner Institute, in partnership con l’azienda Advent-Irbm, di Pomezia. Trial molto attesi, e non solo nel Regno Unito, sulla scia dell’ottimismo manifestato dalla responsabile del progetto, la professoressa Sarah Gilbert.

Di fronte all’interesse globale che questa sperimentazione ha suscitato, la ricercatrice, studiosa di zoologia e microbiologia nella stessa prestigiosa università, ha usato il profilo Twitter per fornire aggiornamenti sulle sue condizioni di salute come in una sorta di breve diario. “Sto benissimo finora e il team sta facendo un lavoro fantastico nel seguirci e sostenere tutti i partecipanti”, ha scritto.

Il vaccino non contiene proprio il COVID-19, c’è solo una piccola parte (del suo genoma) inserito in un virus differente e non nocivo. In questo modo, si evita che possa propagarsi, “ma può potenzialmente (e c’è da augurarselo) attivare il sistema immunitario e proteggerci così dal Coronavirus”, ha spiegato Elisa.

La Redazione giornalistica – Foto Notizie

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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