Sono passati 27 anni dall’inaugurazione del tunnel sottomarino più lungo del mondo, quello della Manica, che collega via terra la Francia alla Gran Bretagna dal 6 maggio 1994, giorno dell’inaugurazione alla presenza dalla regina Elisabetta II e dal presidente francese Francois Mitterrand, che effettuarono il primo viaggio ufficiale partendo da Folkestone, nel Kent, e arrivando a Coquelles, vicino a Calais, dove ci sono le due stazioni.

Il tunnel, dichiarato dall’American Society of Civil Engineers una delle “sette meraviglie del mondo moderno” attraversa il canale della Manica passando sotto il fondale marino con una galleria lunga 37,9 chilometri, mentre in totale il percorso da stazione a stazione misura 50,45 chilometri, che si percorrono in 35 minuti. Tre gallerie, due per il traffico ferroviario, e in mezzo la galleria dedicata al traffico su gomma, utilizzata anche come via di fuga e per la manutenzione dell’opera.

Era il 1855 quando l’ingegnere francese Aime Thome de Gamond sottopose per la prima volta il progetto, ottenendo l’approvazione, alla regina Vittoria (a capo dell’Impero britannico) e all’imperatore francese Napoleone III. Vennero quindi scavati, tra il 1878 e il 1883, i primi due chilometri della galleria, poi il Regno Unito decise di interrompere bruscamente la costruzione, preoccupato per la sua difesa nazionale.

I lavori ripresero dopo la seconda guerra mondiale, subendo, nel 1973, una nuova interruzione, per ragioni economiche, da parte dal primo ministro britannico Harold Wilson. Soltanto con l’arrivo di Margaret Thatcher nel 1979, e di François Mitterrand nel 1981, i lavori ripartirono senza ulteriori interruzioni.

Il confine ufficiale tra Francia e Regno Unito è una linea dipinta posta all’incirca a metà tracciato. La metà della Francia ricade sotto la regione Nord-Passo di Calais, sotto il dipartimento Passo di Calais, arrondissement di Calais e cantone di Calais-Nord-Ovest, la metà del Regno Unito ricade sotto l’autorità del distretto di Dover, nella contea del Kent.

I controlli di frontiera sono espletati alla stazione di partenza del convoglio che si accinge a percorrere il tunnel.
Sia Francia che Regno Unito hanno aperto dei posti di polizia di frontiera all’opposta estremità del tunnel (la polizia francese all’ingresso del Regno Unito e la polizia del Regno Unito all’ingresso francese) in un’ottica di collaborazione preventiva all’accesso al tunnel, per controllare e impedire l’immigrazione clandestina (più frequente dalla Francia verso il Regno Unito).

articolo a cura di Franco Buttaro

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Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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