Il contrabbando delle sigarette è veramente finito? Ovvero crescerà con i nuovi aumenti dell’ultima manovra economica? 

Mentre penso cosa scrivere mi torna alla mente il contrabbando di sigarette di casa nostra. Quello che negli anni ‘70 operava sulle coste romagnole. Un’attività prolifica, non proprio legale, attuata da uomini in parte “onesti” – che non usava le armi – e che si arrendevano nel momento in cui erano colti con le mani nel sacco dalle forze dell’ordine. Altri tempi. Altrove, sicuramente, già non era così…

Ricordo in particolare, ancora oggi con immutato affetto, un personaggio che, malgrado fosse da considerare “disonesto”, sembrava di altri tempi. In parole povere viveva alla giornata e non faceva male a nessuno. Un “galantuomo” che pareva uscito da uno dei tanti film del principe De Curtis, in arte Totò. Infatti, non essendo un delinquente abituale, a un certo punto della sua vita cambiò radicalmente “professione” dedicandosi anima e corpo al mondo del calcio. La sua competenza specifica e la capacità in materia ebbe talmente successo che riuscì a imporsi e agire per decenni ad alti livelli su tutto il territorio nazionale. Tornando ai giorni nostri, dobbiamo necessariamente parlare di fumo perché sono arrivati gli aumenti per le sigarette elettroniche e per il tabacco.

Infatti, è stata prevista dalla manovra finanziaria l’introduzione di balzelli sui liquidi da inalazione che salgano al 15% da gennaio 2021, al 20% nel 2022 e al 25% nel 2023 se con nicotina. Rispettivamente al 10% nel 2021, 15% nel 2022 e 20% nel 2023 sui liquidi senza nicotina. Per l’accisa sul tabacco è previsto un aumento graduale sulle sigarette tradizionali che salirà prima al 30% nel 2021, poi al 35% nel 2022 e al 40% nel 2023. Incentivi – dettati dalle ultime scelte del governo – che molto probabilmente farà lievitare il contrabbando di tabacchi. Un “proibizionismo” al contrario, legato ai costi elevati, nei confronti di chi è dipendente dalla nicotina. 

Napoli: sigarette di contrabbando rinvenute e sequestrate all’interno di un ripostiglio in uno stabile del popolare quartiere Scampia. Nel corso delle indagini è stata localizzata e perquisita l’abitazione di un 23enne che deteneva 21,400 Kg di tabacchi lavorati esteri, privi di marchio del Monopolio di Stato. 

Trieste: finiti in manette i vertici di un’associazione per delinquere transfrontaliera specializzata nel contrabbando di tabacchi lavorati esteri gestito dalla malavita ucraina in accordo con la camorra. Le indagini sono iniziate dopo alcuni arresti di corrieri ucraini che hanno consentito di ricostruire la rotta e la destinazione dei tabacchi di contrabbando. L’operazione ha portato all’arresto di 15 corrieri sul confine italo-sloveno di Trieste, 4 a Napoli e 2 a Bergamo. Sequestrati 8 quintali di tabacchi di contrabbando e decine di autovetture.

Frosinone: due auto cariche di bionde per un totale di 267 chili di tabacco, suddivisi in 1135 stecche di sigarette, sono state sequestrate in autostrada. Alla guida due contrabbandieri di nazionalità Ucraina. Padova: accusati di contrabbando due autotrasportatori della Moldavia. Nel corso degli accertamenti sono state sequestrate 744 stecche di sigarette. I pacchetti erano tutti senza fascette del Monopolio di Stato. Detto ciò cosa dobbiamo aspettarci per il futuro? Questo lo sapremo solo vivendo! 

Il vice Direttore Ugo Vandelli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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