isis
L’ Isis colpisce di nuovo. Questa volta, però, sono stati feriti a morte anche quattro italiani. Nell’ attentato del museo del Bardo di Tunisi, sono morte oltre venti persone. Quattro attentatori hanno aperto il fuoco sui visitatori che si apprestavano a visitare il museo, ignari di quello che sarebbe successo di lì a poco. Ancora una volta gli uomini del Califfato hanno fatto tremare la terra al loro passaggio, lasciando, come sempre, sangue fresco sull’ asfalto. I jihadisti hanno voluto colpire anche la Tunisia: una nazione che sta, faticosamente, cercando di creare una democrazia laica.
Le bandiere nere stano avanzando sempre di più e con questa altra azione scellerata, hanno dimostrato, ancora una volta, la loro potenza. Con questo ultimo attentato, in ordine di tempo, però, l’ Isis non ha voluto colpire solamente la Tunisia e la sua capitale, e quindi il mondo islamico, ma soprattutto ha voluto mandare un messaggio, forte e chiaro, all’ Italia e agli italiani. Dobbiamo avere paura di tutto questo? Ci dobbiamo preoccupare? Dovremo iniziare a prendere le armi e a difendere le nostre donne, i vecchi e bambini?

L’ Isis vuole spargere il terrore nelle nostre vite e con questi attacchi di inaudita violenza, ci sta riuscendo. C’è chi ci rassicura, dicendoci che dobbiamo stare attenti, senza esagerare con gli allarmismi, mentre altri dicono che la paura è fondata e dobbiamo averne molta. Nonostante tutti questi attentati siano stati sempre annunciati, via web, dai diretti interessati, continuano a non essere presi in dì considerazione. L’ Isis è un’ organizzazione terroristica di matrice islamica, ben strutturata e formata da persone che credono fortemente in quello che fanno. Quelli che tagliano teste e bruciano persone, non sono pazzi scatenati, ma soldati ben preparati che agiscono come un vero e proprio esercito. Non dobbiamo sottovalutare questa minaccia, perchè in passato gli arabi hanno saputo conquistare mezza europa, sottomettendo una marea di popoli. Quindi questa minaccia è reale? Sì, secondo me questa minaccia è reale e deve essere presa come tale.

In passato, la nostra presunta superiorità intellettuale ha promosso la formazione di dittature e dittatori che hanno massacrato un numero indefinito di persone. Le guerre vengono fatte per conquistare territori e potere, fin dalla notte dei tempi. Non importa la spinta che porta milioni di esseri umani ad entrare in guerra, l’ importante è devastare e distruggere. Noi, che oggi condanniamo, in maniera così netta, queste terribili azioni, abbiamo permesso che la Germania di Hitler sterminasse milioni di ebrei, zingari, omosessuali e prigionieri di guerra, solo per un bieco ideale razziale. Una volta era la razza, oggi la religione, ma la sostanza non cambia. Chi è senza peccato scagli la prima pietra, ma noi di pietre ne abbiamo lanciate ben poche e non possiamo continuare a vivere, scordandoci il nostro triste passato. Gli jihadisti hanno detto che questa è solo la prima goccia e, quindi, non oso pensare quanto sarà grande il mare.

Editoriale di Nicola Luccarelli -@Fotolia

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui