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Stando alle anticipazioni del rapporto Svimez 2015 sull’economia del Mezzogiorno, una persona su tre è a rischio povertà al Sud. Un quadro davvero terribile, se si pensa poi che, in Italia, negli ultimi tre anni, dal 2011 al 2014, le famiglie assolutamente povere sono cresciute a livello nazionale di 390mila nuclei, con un incremento del 37,8% al Sud e del 34,4% al Centro-Nord.

Per quanto riguarda il rischio povertà, nel 2013 in Italia vi era esposto il 18% della popolazione, ma con forti differenze territoriali: 1 su 10 al Centro-Nord, 1 su 3 al Sud. La regione italiana con il più alto rischio di povertà è la Sicilia (41,8%), seguita dalla Campania (37,7%). La poverta assoluta è aumentata al Sud rispetto al 2011 del 2,2% contro il +1,1% del Centro-Nord. Nel periodo 2011-2014 al Sud le famiglie assolutamente povere sono cresciute di oltre 190mila nuclei in entrambe le ripartizioni, passando da 511mila a 704mila al Sud e da 570mila a 766mila al Centro-Nord.

Il rapporto ha segnalato inoltre che “dal 2000 al 2013 il Sud è cresciuto del 13%, la metà della Grecia, che ha segnato +24%”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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