Si è conclusa ieri sera la visita del presidente Usa a Porto Rico, l’isola dei Caraibi dipendente dagli Stati Uniti recentemente devastata dall’uragano Maria.

Donald Trump è atteso oggi in visita a Las Vegas colpita dalla strage da arma da fuoco nella storia degli Stati Uniti, ma prima di partire da San Juan ha voluto visitare un centro di assistenza, quello della Calvary Chapel nella capitale, dove, dopo aver distribuito confezioni di riso si è esibito in un lancio di pacchi di carta assorbente.

La visita di Trump è stata caratterizzata da alcune dichiarazioni che hanno suscitato qualche polemica: si era complimentato con le autorità locali per la risposta all’emergenza uragano dicendo che avrebbero dovuto “essere fieri di un così basso numero di morti” (16 al momento della dichiarazione successivamente saliti a 34) lanciandosi poi però in un controverso paragone con le 1800 vittime di Katrina, descritta come una “vera catastrofe”. E a qualcuno è sembrato un modo per sminuire la portata di un disastro, quello portato da Maria su l’isola che, a tutt’oggi vede, 3 milioni e mezzo di residenti privi di energia elettrica, mezzi di comunicazione e accesso ad acqua pulita e cibo. Dopo le congratulazioni inoltre è arrivata la stoccata: “Certo, devo dirvelo, Porto Rico, avete scombussolato un po’ il nostro bilancio federale”, che è sembrato a qualcuno un rammarico per il costo degli aiuti. Il presidente deve essersi accorto della gaffe e si è salvato in corner: “Ma va bene perché abbiamo salvato molte vite.”

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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