La tecnologia robotica ha raggiunto una nuova frontiera. Finora si sono svolti esperimenti e test importanti per capire la funzionalità di un ibrido non umano, cercando di testare se un automa potesse svolgere le stesse e identiche funzioni di un essere umano, con i medesimi risultati.
La risposta è si, ovviamente, e Yumi è ne è la dimostrazione.
Questo il nome del robot che due giorni fa al Teatro Verdi di Pisa ha fatto il suo esordio come direttore di orchestra.

L’automa prodotto dopo vari studi e tentativi andati a vuoto, dalla ABB di Zurigo, ha fatto un figurone, sostituendo alla perfezione, senza errori e imprecisioni un direttore d’orchestra in carne ed ossa.
Ad interpretare le opere del maestro Giuseppe Verdi(diverse le opere riprodotte in questa serata), un grande ospite, Andrea Bocelli, rimasto anche egli piacevolmente sorpreso dalla novità “tecnologica”.
Il cantante ha dichiarato che avere un uomo a dirigere è più emozionante perchè si possono carpire tutte le emozioni che trapelano dai suoi movimenti, dalla sua espressione, dai suoi occhi; ma anche il test del robot, sempre a detta del cantante, ha avuto risultati più che positivi.

L’utilità dell’automa è fuori discussione, anche se chiaramente nei piani di chi lo ha progettato non c’è quello di sostituire l’uomo, fattore determinante nella trasmissione di emozioni, specialmente per quel che riguarda il mondo della musica.
Però Yumi può essere utile per aiutare a sveltire molti processi, nei fuori scena, oppure da vicedirettore d’orchestra per dare una mano a quello in carne ed ossa.

Questo è comunque un grande passo avanti per la robotica.

A cura di Giacomo Biondi

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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