La crisi di governo non è solo nei Palazzi, ma impazza anche sui social. La discussione (per usare un eufemismo) a colpi di post, tweet e condivisioni è senza sconti. Matteo Salvini, ormai da tempo leader incontrastato dei social con la sua ‘Bestia’ – la macchina della propaganda del Capitano gestita da Luca Morisi – in quest’ultima settimana sta perdendo follower. Pier Luca Santoro, consulente marketing e comunicazione di DataMediaHub, think tank su editoria e digitale, ha monitorato i maggiori leader dei partiti sui social e ha rilevato, in effetti, che la creatura web del leader del Carroccio ha meno smalto rispetto al periodo pre-crisi di governo.

I follower persi su Facebook da Salvini nella settimana dal 5 all’11 agosto sono stati oltre 10mila. Non si può dire lo stesso, invece, per il leader del M5s Luigi Di Maio, meno seguito di Salvini, ma nell’ultima settimana in recupero, con un guadagna di oltre 8mila seguaci. In ascesa anche Giuseppe Conte: sebbene il premier sia sparito da qualche giorno, ha preso in più oltre 20mila fan su Facebook.
Ma, oltre ai giallo-verdi, nel panorama web, spunta a sorpresa anche Matteo Renzi. “L’ex premier ed ex leader Pd – spiega Santoro – era scomparso dal monitoraggio social degli analisti, ma in questi ultimi giorni è tornato alla ribalta”. E guardando le inserzioni a pagamento su Facebook dell’ultimo mese, l’ex premier è primo in classifica con una spesa di 14,8mila euro. Senza contare i fan, quasi 2mila in più. E se fino a qualche giorno fa il Pd sembrava marginale nello scacchiere delle mosse politiche, la proposta di Renzi di allearsi con i 5 Stelle, da lui sempre osteggiati, ha sparigliato (e non poco) le carte. Ma c’è un altro aspetto fondamentale: il coinvolgimento. Che sui social è importantissimo, più del numero dei like. “Per quanto riguarda Salvini – spiega Santoro – il numero delle condivisioni è sceso e anche il tenore dei commenti è più negativo che positivo. Per il 46,9%, le conversazioni social dei profili di Salvini esprimono sorpresa, disgusto, ira e tristezza. Un’inversione di tendenza rispetto a quando era alleato di Di Maio”.

Secondo il report di DataMediaHub, nell’ultima settimana Salvini ha lo 0,3% di menzioni in meno su Facebook e il -3,8% su Twitter. Va ancora peggio l’engagement (cioè la somma di like, commenti e condivisioni): -12,7% su Facebook e -17,1% su Twitter per un totale social del -13,6%. Segno positivo, invece, per Renzi: +24,2 le citazioni e +18,3% l’engagement. I social non sono tutto, ma restano una piazza (seppur virtuale) da tenere in considerazione.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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