Dopo il suo “Viceversa”, Francesco Gabbani torna con il suo nuovo lavoro, “Volevamo solo essere felici” in uscita il 22 aprile. Il quinto disco in studio della sua carriera è “la naturale evoluzione del mio percorso musicale e come persona“. Il cantautore lo presenta spiegando di aver “cercato di riflettere su chi sono e sul senso della vita, provando ad andare in profondità , ma di certo non ho la presunzione di dichiarare di aver raggiunto la piena consapevolezza: non si finisce mai di capirsi nel percorso di vita“.
Il vincitore del Festival di Sanremo 2017 ha chiarito che il titolo rappresenta il mood dell’intero disco, pensato e scritto durante questo periodo particolare e drammatico che l’ha portato a riflettere sul concetto di felicità e della sua continua ricerca. “E’ una costante, quasi una giustificazione, una attitudine che abbiamo nella nostra vita”, spiega, “Che cos’è la felicità ? Non lo so, ognuno ha la sua, è qualcosa di soggettivo e personale, e tutti la cercano. Per me è un qualcosa in divenire. Io mi autodetermino felice, e la cerco nel qui e ora, nelle piccole cose”.
Nei nuovi dieci brani “c’è sempre un equilibrio di ciò che faccio, sia lo stile gabbaniano, ironico, provocatorio, scanzonato e leggero all’apparenza, ma la predominante ora è una parte più intimista, il raccontare qualcosa che viene da dentro“. Il passato e il presente per Gabbani: “Il pubblico mi ha conosciuto tramite questo mio aspetto più allegro, ma io sono anche altro”. E confessa che, se a inizio carriera, dopo il successo di “Occidentali’s Karma” “il giudizio degli altri mi pesava, soprattutto se si fermava alla superficialità , ora credo di essere cresciuto, esprimo quello che sono nel bene e nel male. A chi non piaccio, dico ‘pazienza’”.
A cura di Samanta Costantini – Foto Imagoeconomica