Vi è un gran numero di paesi che si trovano in situazioni senza precedenti. Ma non credo che questi cambiamenti possano avere conseguenze sul funzionamento del Parlamento, della Commissione e del Consiglio europeo, e meno ancora minacciare l’esistenza dell’Unione. La logica storica che sottende all’integrazione è più forte di tutte le polemiche, di tutte le contestazioni e di tutte le deviazioni”. Lo afferma il presidente Sergio Mattarella in una intervista a Politique Internationale parlando del “vento del sovranismo”. Mattarella ha firmato oggi il decreto legge sblocca cantieri.

“Soltanto una soluzione europea può consentirci di padroneggiare un fenomeno che rischia di scuotere il continente – ha detto Mattarella – . Questo sarà uno dei temi principali della prossima legislatura europea”, dice Mattarella nell’intervista. “Che la solidarietà sia mancata è un fatto di cui non si può che prendere atto. La maggior parte dei governi ha reagito in funzione di preoccupazioni elettorali interne, e ciò ha impedito loro di dare una risposta comune a questo fenomeno senza precedenti”.

“Lungi dal provare estraneità, come vorrebbero far credere alcuni, – afferma ancora Mattarella – gli europei provano un senso di appartenenza crescente. E paradossalmente, all’origine di questo rinnovato interesse vi sono i movimenti euroscettici. A forza di denigrare le istituzioni e le politiche europee, sono riusciti a mobilitare nuovamente gran parte della popolazione”

Il presidente della Repubblica ha sottolineato che “sono 40 anni che il Parlamento europeo è eletto a suffragio universale diretto. Ma, per la prima volta, – ha rilevato – stiamo assistendo a una vera e propria campagna elettorale pan-europea nel senso pieno del termine. Non si tratta cioè di 27 campagne elettorali separate, bensì di un unico dibattito in un’unica arena, cui prendono parte leader e partiti politici di tutti i paesi”.

Quanto al tema dei migranti, la convinzione di Mattarella è che soltanto “una soluzione europea può consentirci di padroneggiare un fenomeno che rischia di scuotere il continente. Questo sarà uno dei temi principali della prossima legislatura europea”. “Che la solidarietà sia mancata – rileva ancora – è un fatto di cui non si può che prendere atto. La maggior parte dei governi ha reagito in funzione di preoccupazioni elettorali interne, e ciò ha impedito loro di dare una risposta comune a questo fenomeno senza precedenti”.

Definisce un “vero e proprio veleno” l’antisemitismo. “Agisce come un virus estremamente pericoloso, in grado di infiltrarsi nel tessuto sociale delle democrazie – afferma ancora il presidente della Repubblica -. Un virus che malauguratamente, nonostante gli sforzi delle società europee, non è mai stato completamente debellato. La lotta contro l’oblio e la valorizzazione della memoria sono gli unici anticorpi in grado di sconfiggere la terribile malattia di antisemitismo”

Mattarella ha parlato poi del rapporto con la Francia. “I nostri due paesi sapranno trovare un accordo su una questione delicata come quella delle estradizioni”. L’Italia “ha sofferto molto durante gli “anni di piombo” ma “siamo riusciti a sconfiggere il terrorismo senza mai derogare alle regole della democrazia e alle garanzie di diritto. “Non abbiamo mai fatto ricorso alla legislazione di emergenza. Ecco perché oggi l’esigenza di giustizia è così fortemente sentita dal popolo italiano”.

Alla domanda se siano cancellate le conseguenze della crisi diplomatica tra Italia e Francia, Mattarella risponde: “Assolutamente. Il Forum economico che si è tenuto il primo marzo a Versailles, e che ha riunito le organizzazioni degli imprenditori dei nostri due paesi, la Confindustria e il Medef, ha dimostrato che i nostri rapporti di lavoro non hanno subito lacerazioni”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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