POLIZIA, QUESTURA DI RAVENNA. Loretta Bignardi, Questore di Ravenna

La carriera dei questori in Italia e loro funzioni.

Il questore rappresenta in ogni provincia il vertice dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza; è il responsabile della direzione e del coordinamento tecnico-operativo dei servizi di ordine e sicurezza pubblica oltre che dell’impiego delle forze di polizia a sua disposizione. La carriera del questore è molto importante. Tuttavia, comporta sacrifici, dedizione, impegno e grandi responsabilità.

Il percorso per arrivare alla nomina di questore è lungo e difficile. Infatti, trattandosi di una carriera, si procede per gradi. Per diventare questore occorre affrontare un percorso articolato in diversi step. Nel dettaglio, il primo gradino consiste nel superare il concorso pubblico per commissario. Per partecipare è necessario avere determinati requisiti (laurea in specifiche materie – età non superiore ai trent’anni – ecc…). I vincitori del concorso a commissario di polizia dovranno frequentare il corso di formazione della durata di due anni, articolato in due cicli compreso un tirocinio operativo. Al termine del corso, presso l’istituto superiore di polizia a Roma, si ottiene la nomina a commissario capo e assegnati ai servizi d’Istituto presso gli uffici di Pubblica Sicurezza presenti sul territorio nazionale.

Le qualifiche successive saranno: vice questore aggiunto; vice questore; primo dirigente; dirigente superiore; dirigente generale. Ottenuta la qualifica di dirigente superiore si può essere nominati dal Dipartimento della P.S. questore. In relazione all’art. 14 della legge 121/81 il questore è autorità provinciale di pubblica sicurezza. Ha quindi la direzione, la responsabilità e il coordinamento da un punto di vista tecnico-operativo dei servizi d’ordine e sicurezza pubblica nel capoluogo di pertinenza.

Ciò comporta che egli può utilizzare tutte le forze di polizia presenti sul territorio, quindi anche gli appartenenti all’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Penitenziaria, per esigenze di ordine pubblico. In tali casi emanerà un’ordinanza diretta ai comandanti dei vari corpi, nella quale saranno indicati il numero, i compiti e le modalità d’impiego del personale nei servizi.

Il questore ha naturalmente numerose altre competenze, come emettere diffide e ordini di allontanamento verso cittadini stranieri irregolari. Nei casi previsti dalla legge, può disporre misure di prevenzione nei confronti di soggetti ritenuti pericolosi o in altre circostanze proporle all’autorità giudiziaria. Rilascia inoltre autorizzazioni e licenze in diverse materie come ad esempio armi, istituti di vigilanza privata e ovviamente permessi di soggiorno. La sua qualità di autorità provinciale di pubblica sicurezza non è in antitesi con quella del prefetto, prevista dall’articolo 13 della stessa legge 121/81.

Infatti, il questore è responsabile per le scelte di natura tecnica nella predisposizione dei servizi di ordine e sicurezza pubblica, mentre il prefetto per quelle di tipo politico amministrativo. Per semplificare, riferendoci a una manifestazione di piazza, il prefetto potrà valutare di vietare l’accesso dei manifestanti in un determinato luogo. Il questore, da parte sua, dovrà attuare tutte le misure idonee per osservare il divieto del prefetto, impiegando opportunamente il personale a sua disposizione. 

Il vice Direttore Ugo Vandelli – Foto fonte Fabrizio Zani
(nella foto uno dei pochissimi questori donna Loretta Bignardi)

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Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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