La B non si ferma mai e non finisce di stupire e tenere desti tifosi ed appassionati che la seguono; non si ferma mai perché disputata la trentottesima, si gioca anche il primo di maggio, in un finale davvero tesissimo e dove, Empoli a parte, tutto è ancora da decidere, davanti come sul fondo classifica.
Empoli escluso, già, perché i toscani con il pareggio casalingo di fronte al Novara, tornano immediatamente in Serie A con quattro giornate d’anticipo; meritatamente direi, visto che i toscani non perdono dalla quattordicesima d’andata, 14 novembre, quando furono sconfitti (2-1) a Vercelli, con una rincorsa ancora più efficace quando sulla panchina è stato deciso (un mese dopo, 16 dicembre, dopo Cremonese-Empoli 1-1) l’avvicendamento tra Vivarini ed Andreazzoli.
L’Empoli ha un duo d’attacco esplosivo, con Caputo e Donnarumma che occupano saldamente i primi due posti della classifica cannonieri, ma è l’intero complesso ad essere quadrato e bravo a non perdere misure e testa anche quando la giornata non era proprio delle più favorevoli ed il distacco sulle seconde è la dimostrazione migliore della forza empolese; certo per la A occorre tutt’altro, ma adesso è il momento di festeggiare e basta.
Dietro i toscani, la trentottesima è stata uno sfacelo, con Parma, Palermo e Frosinone sconfitte in trasferta in modo meritatissimo e senza attenuanti; la lista dei disastri l’ha aperta il Palermo a Venezia e lo 0-3 è costato la panchina al buon Tedino, giusto per ricordare a tutti chi è Zamparini!
Vero che i rosanero non sono nel loro momento migliore, ma dopo la retrocessione dello scorso anno e gli strascichi polemici lasciati, ritengo che Tedino sia il meno colpevole di tutti e si deva proprio al suo prezioso lavoro se il Palermo è lì a giocarsi la promozione, anche quella diretta; i rosanero hanno giocatori importanti, ma anche troppi stranieri che spesso sono mancati causa impegni con le rispettive Nazionali, ma la B è campionato dove si fa fatica e non bastano le etichette, salvo che Zamparini si aspettasse di vincere il campionato già a gennaio ….
Non diversamente è andata all’altra seconda, il Parma, uscita sconfitta dal Piola di Vercelli; ho visto la partita allo stadio e lo “spettacolo” non ha fatto che ribadire il mio convincimento sulla cadetteria e sul Parma. Continuo infatti a credere che la B sia campionato mediocrissimo sotto l’aspetto tecnico e vedere la seconda in classifica messa sotto dall’ultima, e senza poter recriminare su nulla, non ha fatto che ribadire il mio convincimento.
Sul Parma poi, ritengo ci sia il solito comportamento italiano verso qualcuno che “deve” per forza essere portato in alto; dai tempi di Tanzi, ai biancoscudati è stato permesso di tutto e di più e se oggi si guardano gli allori, bisognerebbe anche ricordare come sono venuti; poi una volta salvato dal fallimento, il Parma è finito in mano a chi ben sappiamo e se è fallito semmai bisogna unire nella colpa anche vertici del calcio che hanno permesso scempi di ogni genere senza alzare un dito!
Il Parma deve andare in A? Bene, lo si sta mandando; perché ci sono i soldi cinesi, la Barilla e chissà per cos’altro … e lo si sta facendo anche senza regalargli rigori, ma a volte basta arbitrare senza sventolare mai cartellini gialli, anche quando i falli sono davvero clamorosi e si rischierebbe di giocare non più in undici e di avere sempre assenze da squalifica.
Certo, il Parma può andare in A, ma se davvero accade, con la formazione vista ieri al Piola quanti punti riuscirà a fare? A è vero, ci sono i cinesi … e la Barilla … e se ancora non è accaduto, può essere che pollo alle mandorle e fusilli al pesto si trasformino in punti salvezza.
Altra pretendente ed altra sconfitta, dato che pure il Frosinone esce malconcio dalla trentottesima, dopo aver rivitalizzato un Cesena che pareva un somarello invece di un Cavalluccio; se al Manuzzi qualcuno meritava, ebbene ha vinto giustamente il Cesena, perché giocare meno di un tempo non sempre basta per non perdere ed i ciociari hanno pagato dazio al loro comportamento deficitario.
La trentottesima è servita anche per decidere chi andrà ai play off, considerando che battendo il Foggia, il Cittadella, oggi ottavo, ha lasciato un solco di otto punti tra i veneti ed i satanelli pugliesi, incolmabile, salvo cataclismi, nelle ultime quattro giornate.
Però davanti chi sarà la seconda promossa? Bella domanda, e con il gruppone bello compatto come finirà? Da Parma, e Palermo, al Bari (sesto) ci sono appena tre punti, con le distanze che diventano cinque su Perugia e Cittadella, un bel mucchio e se oggi Venezia e pugliesi sembrano le più in palla cosa accadrà con l partite della trentanovesima, che inizia proprio con Palermo-Bari?
E dietro? Detto delle vittorie di Cesena e Pro Vercelli, e del pari del Novara ad Empoli, c’è da segnalare la tremenda sconfitta casalinga della Ternana (0-3) contro il Pescara, che fa respirare gli adriatici, mentre l’Ascoli rimonta due volte il Perugia, l’Entella perde a Bari, come la Cremonese a Spezia e l’Avellino impatta a Carpi.
Un mucchio disperato sta lottando sul fondo in un’alternanza di posizioni e speranze che cambiano di turno in turno e da cui per uscirne occorrerebbe un filotto di vittorie che chissà chi può permettersele! La lotta è feroce e, a ben vedere, non c’è poi tutta quella differenza tra chi gioca per la promozione e chi invece cerca di evitare la Serie C, anche sul piano tecnico, e non è improbabile sia solo l’ultima giornata a decretare i verdetti.
Intanto godiamoci Cremonese-Novara, Pescara-Cesena ed Entella-Ascoli, tre scontri diretti dove può succedere davvero di tutto, senza dimenticare Avellino-Cittadella, Parma-Ternana e Pro Vercelli-Venezia, dove chi è davanti rischia comunque qualche brutta figura.
Buon 1 maggio e buona Serie B a tutti.

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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