Il procuratore della Repubblica di Milano, Francesco Greco, è indagato a Brescia per aver ritardato l’apertura dell’indagine nata dalle dichiarazioni messe a verbale da Piero Amara sulla presunta ‘Loggia Ungheria‘.

La sua iscrizione è un atto dovuto a seguito delle denunce ai pm bresciani del pm Paolo Storari, pure lui indagato dalla magistratura bresciana per rivelazione di segreto d’ufficio.

La notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati del procuratore Greco è emersa a seguito della comunicazione, avvenuta, una ventina di giorni fa, dell’avvio del procedimento da parte della procura bresciana al Csm, al pg della Cassazione Giovanni Salvi e al ministero della Giustizia.

Il reato contestato, come atto dovuto, è l’omissione d’atti d’ufficio (art. 328 cp 1/o comma) per aver omesso la tempestiva iscrizione delle notizie di reato derivanti dalle dichiarazioni rese nel dicembre del 2019 dall’avvocato Piero Amara al procuratore aggiunto Laura Pedio e al pm Paolo Storari nell’ambito dell’indagine sul cosiddetto falso complotto Eni.

A cura di Renato Lolli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui